Cerca nel blog

DESCRIZIONE BLOG

Qui si parla del Friuli multietnico, dei luoghi,foto,video curiosità,articoli dai giornali e tanto altro.E’ una regione a Statuto speciale tutelata dalla legge per le minoranze linguistiche che prevede cartellonistica plurilingue,leggi speciali,scuole con l’insegnamento delle lingue minoritarie,radio,Tv giornali ecc.

citazione

citazione
I. Nievo

traduttore

👋Lettori fissi ❤️

Visualizzazione post con etichetta leggende. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta leggende. Mostra tutti i post

venerdì 3 gennaio 2025

Sneguročka leggenda russa

 

Sneguročka-leggenda russa

Quando ero bambina mi piacevano molto le leggende e favole russe.Una di queste è Sneguročka.

Sneguročka (in russo: Снегу́рочка?, pronuncia: [sʲnʲɪˈɡurət͡ɕkə]) o Snegurka (Снегу́рка), ovvero Fanciulla di neve o Nevina (dal russo sneg, "neve") è un personaggio del folclore russo, che si ritrova in varie fiabe e leggende popolari.

A partire dall'epoca sovietica, tale figura è stata associata anche al periodo natalizio, e al Capodanno in modo particolare, dove compare come nipote del portatore di doni Nonno Gelo (Ded Moroz).[1][2][3][4]

Il personaggio, riconducibile probabilmente a credenze pagane degli antichi Slavi[1], divenne popolare nel XIX secolo grazie ad un'opera teatrale di Aleksandr Nikolaevič Ostrovskij.[1] Alla figura di Sneguročka sono state dedicate opere teatrali e musicali, film, ecc.[2]Sneguročka viene descritta come una bella ragazza dai capelli biondi a treccia, che porta un vestito azzurro bordato di pelliccia.[3]

Secondo la leggenda, Sneguročka sarebbe la figlia della Primavera e dell'Inverno[2] e fa la propria comparsa d'inverno, per poi fare ritorno nel lontano nord durante l'estate.[3] A lei è impedito di amare: se dovesse innamorarsi, il suo corpo si scioglierebbe come neve.[2]

Come accompagnatrice di Nonno Gelo, vive insieme a lui a Velikij Ustjug e distribuisce regali ai bambini.


Una leggenda[1] racconta che Sneguročka era la figlia di due persone che non riusciavano ad avere figli e, per questo motivo, decisero di "fare" una figlia con della neve.[1] Un giorno, Sneguročka, che d'estate si sentiva sempre triste, andò in un bosco con altre ragazze per raccogliere dei fiori; le ragazze accesero poi un falò, attorno al quale si misero a saltare: lo fece anche Sneguročka, che però si sciolse diventando una nuvola.[1]

Un'altra leggenda[5] racconta che Sneguročka era la figlia della Fata Primavera e del Vecchio Inverno e che Jarilo, il Sole, l'aveva condannata a morire se mai si fosse innamorata di qualche ragazzo; per questo motivo, viene tenuta a lungo nascosta dalla madre. Un giorno però Sneguročka conosce Mizgir', il fidanzato della sua migliore amica e se ne innamora, ricambiata: questo sentimento però costa la vita a Sneguročka, che si scioglie colpita da un raggio di sole; Mizgir', affranto dal dolore, decide di togliersi la vita, gettandosi in un lago.

https://it.wikipedia.org/wiki/Sneguro%C4%8Dka



martedì 31 dicembre 2024

La leggenda del vischio

 

La leggenda del vischio



C'era una volta, in un paese tra i monti, un vecchio mercante. L'uomo viveva solo, non si era mai sposato e non aveva piu' nessun amico.

Il vecchio mercante si girava e rigirava, senza poter prendere sonno.
Uscì di casa e vide gente che andava da tutte le parti verso lo stesso luogo. Qualche mano si tese verso di lui. Qualche voce si levò:
- Fratello, - gli gridarono - non vieni?
Fratello, a lui fratello? Lui non aveva fratelli. Era un mercante e per lui non c'erano che clienti: chi comprava e chi vendeva. Per tutta la vita era stato avido e avaro e non gli importava chi fossero i suoi clienti e che cosa facessero.
Ma dove andavano?
Si mosse un po' curioso. Si unì a un gruppo di vecchi e di fanciulli. Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli! Ma il suo cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello. Quante volte li aveva ingannati? Piangeva miseria per vender più caro. E speculava sul bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare. No, lui non poteva essere fratello di quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita. Eppure tutti gli camminavano a fianco. Ed era giunto, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme.
Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote, anche i poveri avevano qualcosa. E lui non aveva niente, lui che era ricco.
Arrivò alla grotta insieme con gli altri; s'inginocchio insieme agli altri. - Signore, - esclamò - ho trattato male i miei fratelli. Perdonami.
E cominciò a piangere.
Appoggiato a un albero, davanti alla grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò. Alla prima luce dell'alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline. Era nato il vischio.




martedì 5 novembre 2024

MagaMontagna: Il cavaliere Kugy e la principessa Scabiosa


MagaMontagna: Il cavaliere Kugy e la principessa Scabiosa: Il monumento di Julius Kugy in Val Trenta Questa è la storia di Kugy, un cavaliere errante, e della sua mitica principessa, la Scabiosa ...
da https://montagnamagagna.blogspot.com/2012/12/il-cavaliere-kugy-e-la-principessa.html

Per la Scabiosa Trenta, per chi non ne sa la storia:
Julius Kugy, da giovane, andava a studiar fiori e piante, dal Carso ( e allora anche nei sobborghi di Trieste) alle Alpi. Qualcuno gli parlò di questa misteriosa Scabiosa Trenta che appunto doveva trovarsi in val Trenta, e con la scusa di cercarla si fece un sacco di ascensioni nelle Giulie orientali: alla mamma che preoccupata gli chiedeva: Ma non vai in posti pericolosi? lui rispondeva No, mamma, vado solo a cercar fiori!
Alla fine risultò che non esisteva tale pianta, che era una varietà di un'altra Scabiosa. :-D