Un gas inodore, incolore, insapore, non irritante, con la stessa densità dell’aria. Il monossido di carbonio (CO) è un killer subdolo. I dati del Ministero della Salute risalenti al 2015 stimano 500-600 decessi all’anno per intossicazione nel nostro Paese, ma si ritiene che il dato sia sottostimato. A cosa è dovuta la tossicità del monossido di carbonio? E come prevenire?
Cos’è il monossido di carbonio
Il monossido di carbonio (CO) è un gas che si origina dalla combustione incompleta di materiali organici. Ciascuna molecola è composta da un atomo di carbonio (C) legata a una sola molecola di ossigeno (O), a differenza dell’anidride carbonica (o biossido di carbonio) in cui il carbonio lega due atomi di ossigeno (CO2). Il monossido di carbonio ha la stessa densità dell'aria, non ha odore, non ha colore, non ha sapore e non è irritante, per questo non lo si percepisce e in presenza di fattori di rischio (come stufe, camini, fornelli difettosi in un ambiente chiuso e scarsamente arieggiato) la probabilità di intossicazione aumenta.
Perché è pericoloso
Il monossido di carbonio è tossico perché durante l’inspirazione va a sostituirsi all’ossigeno (O2) dell’aria nel legare l’emoglobina, cioè la proteina contenuta nei globuli rossi e che trasporta l’ossigeno nel sangue rilasciandolo a livello dei tessuti (per completezza ricordiamo che l’emoglobina trasporta anche l’anidride carbonica in senso inverso, cioè la preleva dai tessuti e la trasporta fino ai polmoni perché venga eliminata con l’espirazione). Il monossido di carbonio infatti ha un’affinità molto elevata per l’emoglobina (il legame è 200-300 volte più stabile di quello con l’ossigeno) e la blocca in una forma chiamata carbossiemoglobina. Il risultato è che non arriva più ossigeno ai tessuti (ipossia tissutale), con effetti deleteri per la salute (infiammazione tissutale e danni diretti da CO). Le conseguenze possono essere molto gravi, anche fatali.
Quali sono i sintomi dell'intossicazione da monossido di carbonio
Le manifestazioni dell’intossicazione possono essere diverse a seconda della concentrazione di monossido di carbonio nell’ambiente. Se la presenza è scarsa possono essere assenti e non dare disturbi, a meno le persone non abbiamo già patologie come disturbi cardiovascolari. Quando invece la concentrazione di CO nell’ambiente aumenta possono comparire cefalea, confusione, disorientamento, capogiri, visione alterata e nausea. Concentrazioni molto elevate possono causare gravi conseguenze cardiovascolari, neurologiche, metaboliche, respiratorie, gastroenteriche, renali, fino a coma e morte.
Le persone più a rischio di danni da intossicazione da CO sono i fragili, gli anziani, i bambini e le donne in gravidanza.
Come prevenire l’esposizione
Come si legge negli opuscoli informativi del Ministero della Salute, la prima arma per difendersi dall’intossicazione accidentale da CO è la conoscenza del rischio, che aumenta soprattutto nei mesi invernali. Le autorità sanitarie raccomandano che:
- Gli impianti di riscaldamento siano sottoposti ad una regolare manutenzione da parte di personale specializzato.
- I motori degli autoveicoli siano tenuti spenti negli spazi chiusi.
- I sistemi di cottura progettati per l’utilizzo all’aria aperta non vengano usati all’interno di spazi chiusi.
Molto pericoloso, ogni anno fa tante vittime.
RispondiEliminaBoa tarde de terça-feira, com muita paz e saúde.
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