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martedì 31 dicembre 2024

La leggenda del vischio

 

La leggenda del vischio



C'era una volta, in un paese tra i monti, un vecchio mercante. L'uomo viveva solo, non si era mai sposato e non aveva piu' nessun amico.

Il vecchio mercante si girava e rigirava, senza poter prendere sonno.
Uscì di casa e vide gente che andava da tutte le parti verso lo stesso luogo. Qualche mano si tese verso di lui. Qualche voce si levò:
- Fratello, - gli gridarono - non vieni?
Fratello, a lui fratello? Lui non aveva fratelli. Era un mercante e per lui non c'erano che clienti: chi comprava e chi vendeva. Per tutta la vita era stato avido e avaro e non gli importava chi fossero i suoi clienti e che cosa facessero.
Ma dove andavano?
Si mosse un po' curioso. Si unì a un gruppo di vecchi e di fanciulli. Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli! Ma il suo cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello. Quante volte li aveva ingannati? Piangeva miseria per vender più caro. E speculava sul bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare. No, lui non poteva essere fratello di quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita. Eppure tutti gli camminavano a fianco. Ed era giunto, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme.
Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote, anche i poveri avevano qualcosa. E lui non aveva niente, lui che era ricco.
Arrivò alla grotta insieme con gli altri; s'inginocchio insieme agli altri. - Signore, - esclamò - ho trattato male i miei fratelli. Perdonami.
E cominciò a piangere.
Appoggiato a un albero, davanti alla grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò. Alla prima luce dell'alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline. Era nato il vischio.




lunedì 30 dicembre 2024

AUGURI A TUTTI

   

 


Bon an
 Srečno novo leto 
Ein gutes neues Jahr 
AUGURO A TUTTI I MIEI FOLLOWERS , A QUELLI CHE MI LEGGONO ,A CHI PASSA PER CASO UN 2025 SERENO,FELICE,CON TANTA SALUTE E SOPRATTUTTO PACE IN FAMIGLIA E NEL MONDO.AUGURI!!! DA OLGICA

 


Saluti da Monteaperta/Viškorša

 

Sveta Trojica/Santissima Trinità

 Monteaperta (Viškorša in sloveno, Montviarte o Monviarte in friulano), anche chiamata la piccola Cortina[1][2], è una frazione di 219 abitanti del comune italiano di Taipana, in provincia di Udine.

Un tempo chiamata Campo di Miglio, poi Monteaperto, infine Monteaperta, questo villaggio, una volta Villa indipendente (citato nell'ispezione canonica del 10 giugno 1737 come Villa di Monteaperta) che comprendeva anche le frazioni di Cornappo, di Ponte Sambo e di Debellis, è attualmente compreso nel comune di Taipana della provincia di Udine, in Friuli-Venezia Giulia, che è distante 3,93 chilometri. Fa parte dell'Iter Aquileiense o Cammino Celeste, un passo o via di pellegrinaggio, con una lunghezza totale di 360 km, che collega il santuario di Maria Saal (Austria) e Brezje (Slovenia) ad Aquileia, in Italia.https://it.wikipedia.org/wiki/Monteaperta


dal mio vecchio blog
foto da fb di Gianni Albertini

giovedì 26 dicembre 2024

26 Dicembre Santo Stefano

da wikipedia

 l 26 dicembre è il 360º giorno del calendario gregoriano (il 361º negli anni bisestili). Mancano 5 giorni alla fine dell'anno.

Santo del giorno: Santo Stefano primo martire.

Aforisma di Dicembre

In una notte cupa di dicembre
Troppo felice albero felice
I tuoi rami non ricordano più
La loro verde felicità.
(John Keats)



--
Almanacco | Giovedì 26 dicembre: accadde oggi, compleanni, santo e proverbio del giorno
https://www.pisatoday.it/social/almanacco-giovedi-26-dicembre-2024.html  © PisaToday

Il giorno di Santo Stefano, chiamato anche Festa di Santo Stefano, è un giorno santo cristiano per commemorare Santo Stefano, il primo martire o protomartire cristiano, celebrato il 26 dicembre nella cristianità occidentale e il 27 dicembre nella cristianità orientale. Le chiese ortodosse orientali che aderiscono al calendario giuliano segnano il giorno di Santo Stefano il 27 dicembre secondo quel calendario, che lo colloca il 9 gennaio del calendario gregoriano utilizzato in contesti secolari. Nelle denominazioni cristiane latine, il giorno di Santo Stefano è il secondo giorno dei Dodici Giorni di Natale.

Intorno all'anno 36 d.C. Stefano protomartire fu accusato di blasfemia dal sinedrio e condannato alla lapidazione. Uno dei suoi principali inquisitori fu Saulo di Tarso, che poi diventerà San Paolo.

Nel mondo

Il giorno di Santo Stefano è una festa nazionale in AustriaCittà del VaticanoCroaziaDanimarcaGermaniaIrlandaItaliaRomaniaSan Marino e Svizzera italiana.

L'Italia lo rese festivo nel 1949, laddove in precedenza era un normale giorno lavorativo, sulla scia dell’usanza del Boxing Day portata dopo la guerra dai soldati britannici delle forze di occupazione angloamericane;la Chiesa cattolica lo celebra altresì come festa religiosa, ancorché non di precetto, come invece è in Germania e altri Paesi germanofoni. Il motivo del giorno festivo in Italia, non richiesto dalla Chiesa cattolica nonostante la fama del santo, è da ricercarsi nell'intento di prolungare la vacanza del Natale, creando due giorni festivi consecutivi, emulando il caso del Lunedì dell'Angelo, informalmente Pasquetta, festa non religiosa, ma che allungava la Pasqua. Prima del 1949 le due giornate erano giorni lavorativi, con le banche e gli uffici aperti.

da wikipedia





 


martedì 24 dicembre 2024

AUGURI AUGURI

 


UN TEMPO A NATALE

 

UN TEMPO A NATALE

 Una persona anziana mi ha raccontato come si festeggiava una volta  il Natale e le altre feste a casa sua. La sua mamma era molto impegnata nella stalla, tanti figli e parenti ai quali pensare.Quello che ha impresso chiaramente sono tutte le messe alle quali doveva partecipare,anche a fare il chierichetto.Il giorno di Natale /Božič sul spolert c'era sempre il brodo di gallina ,la mamma apriva qualche vaso di verdure messe sotto aceto,preparava la "paača" un pane di mais cotto sotto alla cenere e i grandi bevevano un bicchiere di vino nero "american".Sua sorella, che era la maggiore, se il papà portava dal bosco un abete/brina o qualche pianta di ginepro lo addobbava con mele,caramelle,biscotti,mandarini,ma non durava integro fino a Natale.Non c'era usanza di fare regali ai bambini,al massimo noci-kulini ,nocciole-liešniki.


Kaj smo jedli dan bot za Božič Cosa si mangiava un tempo per Natale

Dan bot po majši polnočni ,smo jedli tripe bokinove ali od ovce tou kropu za se ogrieti,ker tou cjerkui ni bluo horkuo.
Un tempo,dopo la messa di mezzanotte,si mangiava le trippe di manzo o di pecora in brodo per scaldarsi,perchè in chiesa faceva freddo.

Le trippe (mulice) di nonna Maria
Ingredienti:
500 gr di trippe,sajin(strutto)1 cipolla (čebula),1 strok di luk (spicchio di aglio),1 carota (koranj),sedano,formaggio vecchio grattugiato,brodo (krop),sale e pepe.
Preparazione:
lessare le trippe per 4 ore se di manzo,tagliarle a listarelle,preparare un soffritto con  strutto, cipolla,sedano e carota tagliata a pezzettini e l'aglio.Soffriggere le trippe mescolandole accuratamente per circa 10 minuti,aggiungere il brodo e far bollire a fuoco lento fino a completa cottura di tutti gli ingredienti,alla fine aggiungere il formaggio grattugiato.
immagine da google

La paača di nonna Maria
La paača è un cibo povero della Terska dolina ormai dimenticato e si cucinava sotto la brace.Era dolce o salato e poteva avere anche un ripieno a seconda della stagione.
Per Natale lo si faceva dolce col ripieno di noci(kulini),nocciole (liešniki) e castagne (kostanji).

Ricetta 
Fare un impasto con 400 gr di farina di mais e di frumento,miele o zucchero,burro o strutto,latte tiepido o panna (smetana) ,2 uova,sale e lievito.
Fare una sfoglia di 4sottile,mettere il ripieno di noci o nocciole o castagne lessate tritate,1 uovo,grappa e zucchero.Arrotolare come un salsicciotto e spennellarlo con l'uovo sbattuto.
Nonna Maria quando lo cucinava sotto alla brace lo avvolgeva nelle foglie di castagno.
Infornare a 190° e cuocere per 50 minuti.
E' ottima per colazione.

spolert costruito con i mattoni si trovava in ogni cucina
 http://ilfogolar.blogspot.it/2011/11/polenta-di-lidia.html
Per Natale tiravano il collo a una vecchia gallina e facevano il brodo.La carne si mangiava raramente,solo per le feste religiose, per la sagra e per le partorienti.
Le verdure erano le solite invernali,patate,fagioli,rape,carote e verze.
I bambini mangiavano noci,nocciole,castagne secche e mele,chi aveva soldi comprava mandarini.
da google

NATALE-BOŽIČ

Villanova delle grotte-Zavarh
presepio fatto da Roberta

  NATALE 

Sei nato nel mucchio d’ombra,Signore,
per narrare il sorgere del giorno,
per essere luce che avvolge,
mano che strappa le spine
ed il pianto del cuore.

Puro fra la terra offesa
benedici il nostro andare,
sparpagli la semina di Dio
tra sterpeti e silenzio,
passi nelle nostre tenebre
per farci fiorire ai piedi
zolle di primule.

Vieni tra lupi e pecore,
case abbandonate e gelo,
per aprire un suono di campane,
occhi di stelle e parole divine
che vivono nel tuo cuore.

Stacchi dal tuo saldo ceppo
fior di luce e amore di Dio
a chi cammina nel buio.

Porti via i venti intrisi di lacrime,
le cieche caverne del male
dove brucia la tristezza
che ci veste.

Paghi con i fiori
gli occhi stanchi e le povertà
che ti pregano,Signore.

Viljem Černo

dal Med Nami del 2001

Guglielmo Cerno, conosciuto anche come Viljem Černo (Lusevera24 luglio 1937 – Lusevera22 luglio 2017), è stato un saggistapoetainsegnante ed etnografo italiano della minoranza slovena.

Cerno è considerato uno dei protagonisti della vita culturale, associativa e politica degli sloveni in Italia, specificatamente della Slavia friulana[1][2], tanto da venir appellato con il titolo di “čedermac della Benecia”[3][4].https://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_Cerno



lunedì 23 dicembre 2024

Il proverbio friulano della settimana


 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“Buine anade a vèn se a San Stìefin l’è seren” ovvero ci sarà una buona annata se il giorno di Santo Stefano (il 26 dicembre) c’è sereno”.

Gubana Gubanza friuli venezia giulia RICETTA

domenica 22 dicembre 2024

SMARTPHONE un veleno da assumere a piccole dosi

 



Smartphone, social e... salute.

Tanti problemi da risolvere. «Da qualche parte bisognava pur cominciare. Davanti alla marea montante di evidenze scientifiche di un più che probabile impatto negativo dei social media sulla salute mentale dei giovani una risposta concreta era necessaria». E qualcuno ci ha provato.

E qui ci troviamo, già sommersi, in quel marasma infinito, paragonabile ad un’inguaribile pandemia planetaria che va sotto il nome di «social». Siamo gestiti, soggiogati, prigionie-ri di quel piccolo oggetto che ormai quasi ogni essere vivente capace di intendere e volere porta come un’appendice corporea nella propria mano: lo smartphone, il telefono cellulare e quanto di rischio vi è collegato.

Un aggeggio irrinunciabile, pervasivo e invasivo il quale, oltre che essere il grimaldello per entrare in miliardi di porte ed ambienti virtuali, è anche uno strumento che nasconde serie insidie di portata individuale e universale, essendo nella disponibilità di chiunque: del neonato come un giochino, dei giovani come rete e vischiosa ragnatela, dell’adulto anche come strumento di lavoro, del vecchio magari

come possibile supporto assistenziale e diversivo.

Per tutti un rischio di un possibile, spesso reale ed incalcolabile asservimento e manipolazione.

È ovvio che questo, come qualsiasi altro strumento, abbia bisogno di istruzioni all’uso corretto, di provvedimenti precauzionali proporzionati alla sua possibile e ormai verificata pericolosità.

«L’Australia – riferisce il Corriere della Sera – ha approvato nel novembre scorso una norma con cui dalla fine del 2025 vieterà ai minori di sedici anni l’uso dei social media. Pena multe milionarie alle piattaforme che non dovessero controllare l’età degli utenti e non provvedessero in merito».

Servirà questo rigore? Potrà questa norma almeno limitare i danni, già verificati da psicologi e psichiatri, contribuire veramente a risolvere problemi dovuti ai social gestiti in modo indiscriminato e sregolato?

Riccardo Ruttarhttps://dom-ita.newsmemory.com/

dal dom

https://dom-ita.newsmemory.com/



Primo piano del dom di Natale


 Il Dom del 20 dicembre mette in primo piano la celebrazione del Natale. «A tutti va l’augurio di essere aperti al dono della Salvezza che ci viene rinnovato ogni Natale attraverso questo Bambino, che nasce per noi. Aperti, quindi, alla Salvezza di Gesù Cristo alla quale tutti quanti siamo chiamati personalmente e come comunità. E l’augurio di vivere questo dono nelle realtà locali in un rapporto di comunione fraterna». Questo l’augurio dell’arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba, alla gente di Benecia, Resia e Valcanale al termine di un’approfondita intervista.

sabato 21 dicembre 2024

Ore 10.21 solstizio d'inverno

 

Di J.Donas - Opera propria, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=155013549

Oggi 21 dicembre 2024 è il giorno più corto dell'anno.E' il giorno del solstizio d'inverno cioè Il solstizio (in latino solstitium, composto da sol-, "sole" e -sistere, "fermarsi") è, in astronomia, il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione, ovvero di altezza sull’orizzonte, massima o minima[1].

Il fenomeno è dovuto all'inclinazione[2][3] dell'asse di rotazione terrestre rispetto all'eclittica; il valore di declinazione raggiunta coincide con l'angolo di inclinazione terrestre e varia con un periodo di 41 000 anni tra 22°6′ e 24°30′. Attualmente l′angolo è di 23°26′10.5″ in diminuzione.

Nel corso di un anno il solstizio ricorre due volte: il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva nel mese di giugno (segnando l'inizio dell'estate boreale e dell'inverno australe) e negativa in dicembre (marcando altresì l'inizio dell'inverno boreale e dell'estate australe).

Il solstizio ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto all'anno precedente[4] (più precisamente (5h 48 46) e si riallinea forzosamente ogni quattro anni in corrispondenza dei bisestili, introdotti proprio per evitare la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario. A causa di tali variazioni può capitare che i solstizi cadano il 20 o il 21 giugno oppure il 21 o 22 dicembre.

da wikipedia



Di Image by Przemyslaw "Blueshade" Idzkiewicz - Following third-party images were used to create this image:"Earth's City Lights" [1],and "The Blue Marble: Land Surface, Ocean Color and Sea Ice" [2].These images come from an archive of the American government agency NASA and, as such, they constitute "public domain" content.Illumination maps were created using "Home Planet" [3] by John Walker., CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=113521 wikipedia

venerdì 20 dicembre 2024

Canto di Natale di C. Dickens | AudioFiabe | Storie per bambini | Christ...

 Pubblico una versione abbreviata del famoso Canto di Natale di C. Dickens, una delle più belle storie da ascoltare in questo giorno.


mercoledì 18 dicembre 2024

TAUTOGRAMMA LETTERA N




NATALE

NASCITA

NEVE

NOTTE

NONNI

NOCI

Un tautogramma (dal greco antico τοῦτο γράμμα, trasl. touto gramma, cioè «stessa lettera») è un componimento nel quale tutte le parole hanno la stessa lettera iniziale. 



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