Pierluigi Cappello (Gemona del Friuli, 8 agosto 1967 – Cassacco, 1º ottobre 2017) è stato un poeta italiano.[1] Scrisse numerose opere in lingua italiana e in lingua friulana, rientrando nell'omonima letteratura. Fu il vincitore del Premio Viareggio-Rèpaci 2010 per la poesia[2] con Mandate a dire all'imperatore, Crocetti Editore.Pierluigi Cappello nasce a Gemona del Friuli nel 1967, ma è originario di Chiusaforte, dove trascorre l'infanzia.
Cappello e la sua famiglia furono vittime del terremoto di magnitudo 6.5 che colpì il Friuli il 6 maggio 1976. All'età di sedici anni subì un tragico incidente in moto, che lo lasciò permanentemente confinato su una sedia a rotelle. Qualche tempo dopo la famiglia si trasferì nella cittadina di Tricesimo (Udine). Per una maggiore autonomia di vita, Cappello poi si trasferì in una casa prefabbricata di proprietà del Comune, tra quelle fornite dall'Austria nel post-terremoto; lì Cappello visse per la maggior parte della sua vita. Negli ultimi anni si trasferì a Cassacco (Udine) in una casa vera adatta alle sue necessità.
Dopo aver compiuto gli studi superiori a Udine presso la Sezione di Aeronautica dell'Istituto Tecnico Industriale Arturo Malignani, frequenta la facoltà di Lettere presso l'Università di Trieste, senza tuttavia concludere il corso di studi. Nel 1999, assieme a Ivan Crico, fonda e dirige per diverso tempo La barca di Babele, una collana di poesie edita dal Circolo Culturale di Meduno, che accoglie autori noti dell'area friulana, veneta e triestina. Vive per molti anni a Tricesimo (Udine) e successivamente a Cassacco, dove scrive e dove lo si vede impegnato in un'intensa attività artistica e di diffusione della cultura anche nelle scuole e all'università. Varie e significative sono le iniziative culturali promosse in Friuli anche grazie a questo poeta, legate principalmente alla poesia e al teatro.
Nel 2006 include la quasi totalità delle proprie poesie in Assetto di volo, a cura di Anna De Simone, con introduzione di Giovanni Tesio, Crocetti Editore, Milano. Per questo libro vince il Premio Nazionale Letterario Pisa;[3] il Premio Bagutta 2007 sezione Opera Prima, il Superpremio San Pellegrino 2007, il Premio Speciale della Giuria "Lagoverde 2010".
Nel 2010 pubblica una nuova silloge poetica, Mandate a dire all'imperatore, con postfazione di Eraldo Affinati, per i tipi di Crocetti Editore, Milano 2010.
Sue poesie sono apparse sulle seguenti riviste e antologie: «Caffè Michelangiolo», «clanDestino», «Diverse Lingue», «La Battana»,«Poesia», «Tratti»; «Il pensiero dominante», a cura di F. Loi e D. Rondoni, Garzanti, Milano 2000; Fiorita periferia. Itinerari nella nuova poesia in friulano, a cura di G. Vit e G. Zoppelli Campanotto Editore, Udine 2002; Tanche giaiutis (Come averle). La poesia friulana da Pasolini ai nostri giorni, a cura e con un saggio introduttivo di A. Giacomini, Associazione Colonos, Lestizza (Ud) 2003; La stella polare. Poeti italiani dei tempi “ultimi”, a cura di Davide Brullo, Città Nuova Editrice, Roma 2008. “Mandate a dire all'imperatore”, in “Poesia”, Anno XXII, marzo 2009, N. 236, pp. 17–22.
Pubblicò, riunite in volume, anche prose liriche comparse precedentemente su riviste, libri, monografie di poeti, col titolo «Il dio del mare», Lineadaria Editore, Biella 2008. Sulla sua poesia hanno scritto, tra gli altri, Giovanni Tesio, che è l'autore di gran parte delle prefazioni ai suoi libri, Anna De Simone, Amedeo Giacomini, Alessandro Fo, Franco Loi, Mario Turello e Gian Mario Villalta.
Nel 2014 Cappello venne nominato beneficiario della Legge Bacchelli, una garanzia di sostegno finanziario a vita da parte del governo italiano e destinato agli artisti di merito.
Cappello è mancato il 1 ottobre 2017 nella sua casa di Cassacco dopo una lunga malattia.
da wikipedia
Interno giorno
Per dire che cosa mi tengo
per dire che cosa, leggendo
uno spartito che trattenga il cielo
alto, sempre alto, per ogni pagina ascoltata
dentro il fumo
dentro ogni gola pietrificata
qui, dove non volevo
dentro il rumore di prima
il rumore di dopo
dove sempre ci si ritrova
quanto un vento, un contorno
dopo che non si è capito
e qualcosa come uno stormo si stacca
in fuga dall’incendio
una nota, dai vetri, una voce
il breve sussurrare dei poeti.
Assetto di volo (Crocetti, 2006)
dal web
Deseo que hayas pasado un feliz domingo, y me gustaría saber algo más de ti, escribes poesía?
RispondiElimina👋👋🍁🥀
Non scrivo poesie
RispondiEliminaMamma mia che tragedia, il terreoto mi fa tanta paura!!!
RispondiEliminaBoa noite amiga
RispondiEliminaCrónica dolorosa sobre esta trágica tragédia da natureza. A natureza por vezes nos "bafeja" com tragédias violentas que nos causam dor intensa.
Infelizmente nada podemos fazer para as travar...
Quero agradecer a visita e gentil comentário no meu cantinho.
Aqui deixo o convite para visitar os minhas novas postagens.
http://poesiaaquiesta.blogspot.com
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Beijinhos e boa semana!
Mário Margaride
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Questo talentuoso poeta è morto così presto!
RispondiEliminagià 7 anni passati.
RispondiEliminaavrei detto meno.
grazie e lieto giorno