La vita non si misura dagli anni. Si misura dai momenti e dalle persone con le quali passi il tuo tempo.
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venerdì 13 dicembre 2024
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La vita non si misura dagli anni. Si misura dai momenti e dalle persone con le quali passi il tuo tempo.
SANTE LUZIE
Sante Luzie benedete, la canaie usgnot ti spiete!
in friulano |
giovedì 12 dicembre 2024
SANTA LUCIA/SVETA LUCIJA IN FVG
Chi era Santa Lucia
Santa Lucia è una santa cattolica nata a Siracusa, in Sicilia, nel 283 d.C.. La ragazza fu martirizzata all’età di 20 anni. Nonostante la sua breve esistenza, viene tutt’oggi celebrata in diverse parti del mondo. Intorno alla giovane donna aleggia un certo mistero. Sono pochi, infatti, i fatti noti sulla sua vita. In compenso, sono diverse le leggende che la riguardano.
La vita
Nata in una ricca famiglia siciliana durante la persecuzione cristiana, Lucia promise di dedicare la sua vita a Dio vivendo una modesta esistenza di preghiera e aiutando i poveri di Siracusa. Ciò, nonostante la madre avesse tentato di spingerla ad un matrimonio combinato con un uomo pagano. Quando Lucia lo rifiutò, questo, ferito nell’orgoglio, la denunciò alle autorità romane. Da qui la ragazza venne condannata all’ergastolo in un bordello e costretta a prostituirsi.
Ma Lucia, irremovibile nella sua fede, nel momento in cui i soldati tentarono di condurla nel luogo al quale era stata destinata, divenne dura come una pietra e le guardie non riuscirono a spostarla. A causa di tale episodio, i soldati fecero un altro tentativo, quello di bruciarla viva. Ma le fiamme divampate dalle cataste di legna alle quali gli stessi avevano appiccato il fuoco, non la toccarono. La ragazza sopravvisse a tale tortura. Tuttavia, non si salvò da una terribile morte, venne pugnalata al collo con una spada. La storia di Lucia fece strada e si diffuse rapidamente: la ragazza divenne, così, una delle prime sante cristiane a raggiungere la popolarità.
La leggenda
Come spesso accade con santi e martiri, la storia di Lucia crebbe e si arricchì nel tempo. Dopo la sua morte, le sue spoglie furono deposte nelle catacombe di Siracusa. Ma, per via del sempre più crescente numero di visitatori, le reliquie dovettero essere spostate. All’inizio del VI secolo fu costruita per lei una basilica. Quando, però, Siracusa fu invasa dai Saraceni nell’VIII secolo, i suoi resti furono nuovamente trasferiti. Dapprima giunsero in Abruzzo, poi a Costantinopoli.Nel 1204, durante la Quarta Crociata, il Doge Enrico Dandolo di Venezia decise di riportare in Italia le reliquie di Santa Lucia (ecco spiegato il legame della Santa con la città di Venezia). Furono collocate nella Chiesa di San Giorgio Maggiore, su una piccola isola che non fu sufficiente ad accogliere il gran numero di fedeli e visitatori che queste attiravano. Successivamente, venne deciso di trasferirle nel centro di Venezia. Ed è così che i suoi resti trovarono posto in una chiesa costruita appositamente per lei a Cannaregio, vicino il Canal Grande.
da https://www.studentville.it/santa-lucia-storia/
In Friuli Venezia Giulia la Santa è molto amata, anche se purtroppo il suo culto spesso cede il passo a Santa Klaus e altre manifestazioni importate dall’estero. Abbandonando il culto della Santa della Luce e le manifestazioni tipiche della nostra zona ad essa dedicate, rischiamo di perdere parte della nostra storia e della nostra cultura.
Il 13 dicembre in molte località italiane e straniere si celebra Santa Lucia e anche in questo 2024 in Friuli Venezia Giulia per questa ricorrenza sono tante le feste tradizionali. In alcune città é Santa Lucia, la Santa della Luce, che ogni anno, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre porta i doni ai bambini che le hanno scritto una letterina.
da https://www.girofvg.com/feste-santa-lucia-friuli-venezia-giulia-2024
PRESENTAZIONE LIBRO
Nella Sala polifunzionale comunale alle 18.30 verrà presentata la nuova raccolta di dodici racconti delle Valli del Natisone di Giuliano Citti. Il libro, edito da Kappa Vu , è intitolato ' I sussurri delle Valli. Voci raccolte nel vento tra boschi, borghi e prati '. Con l'autore dialogherà Alessandra Bordon . L'evento ha il patrocinio di tutti i Comuni delle Valli del Natisone.
dal Novi Matajur
Oggi è il mio compleanno
📜 Origine e significato del nome Olga
mercoledì 11 dicembre 2024
A Maserolis una casa per accogliere i pellegrini
Nelle intenzioni di Filippo Sturmig, che alla sua morte l’ha lasciata alla fondazione Aminta Flebus e così alla comunità di Masarolis/Mažeruola, la sua casa avrebbe dovuto svolgere un ruolo importante in progetti di sviluppo. Quel tempo sembra arrivato, perché i cantieri finalizzati agli adattamenti necessari sono finalmente aperti.
A parlarne è Simone Clavora, che nel consiglio della fondazione Flebus siede in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Torreano. Nella frazione montana della Val Chiarò, casa Sturmig contribuirà a costruire un’offerta ricettiva, rivolta in particolar modo ai pellegrini del Cammino celeste, che sia a portata di mano dal punto di vista strutturale ed economico. E nell’attuare questo proposito si cercherà di mantenere il più possibile fedele a sé stessa una parte di pregio di Masarolis – quella che più di tutti ha conservato le caratteristiche architettoniche locali, altrove andate perse nella ricostruzione successiva al terremoto del 1976.
«Abbiamo partecipato a un bando che il Gal Torre Natisone ha pubblicato nel 2023, finalizzato a interventi di edilizia e restauro su immobili per la creazione di posti letto, quindi a uso ricettivo», spiega Clavora, che a 25 anni nel municipio di Torreano siede tra i banchi della maggioranza guidata dal sindaco Francesco Pascolini. Ricordiamo che la fondazione Aminta Flebus, attiva nel torreanese, è gestita in compartecipazione tra il Comune e il locale Gruppo alpini. A questa nel 2010, alla morte di Filippo Sturmig, è andato in eredità lo stabile.
«Abbiamo partecipato al bando con l’intento di avere anche a Masarolis un luogo in cui ospitare i visitatori, in modo particolare i pellegrini del Cammino celeste». Al punto d’arrivo della quarta tappa sul percorso di fede tra Aquileia e il Monte Lussari/Svete Višarje, infatti, al momento si può pernottare solo nel centro sociale del paese, dove però i pellegrini si trovano spesso a dormire per terra, quando la carenza di spazi non li spinge a scendere a Torreano o Cividale.
Finanziando il cantiere presentato per Masarolis, il Gal Torre Natisone ha messo a disposizione il 60% delle risorse necessarie, circa 20.000 euro. Il resto sarà messo sul piatto dalla fondazione Flebus. «La realizzazione del progetto è a metà, perché i lavori nella casa di Filippo sono già in fase avanzata di realizzazione», spiega Clavora. «La parte più corposa dei lavori riguarda il primo piano dell’edificio, che viene rinnovato, col rifacimento dei servizi igienici e la creazione di due stanze distinte, ricavate dalla camera e dalla cucina dell’appartamento di Filippo. In queste due stanze saranno disponibili 4 o 6 posti letto. Entro la fine dell’anno abbiamo l’obbligo della rendicontazione, per cui in quel periodo avremo anche avviato la struttura di accoglienza all’apertura».
Quale unica condizione al lascito della propria casa alla fondazione Flebus, ricorda Clavora, Sturmig aveva richiesto di mantenere al piano terra una sorta di museo, un luogo che presentasse il suo lavoro di falegname.
«Questa sua volontà viene rispettata, perché la parte al piano terra rimane grosso modo invariata, lasciando spazio alla sua strumentazione e ad alcune sue opere rimaste lì in originale. Una parte viene dedicata alla vita semplice e umile di Filippo, tanto da falegname quanto da sacrestano». Quest’ultimo, infatti, è il secondo aspetto che ha caratterizzato la vita di Sturmig, che è morto nel 2010 a 90 anni.
La casa di Filippo è assolutamente centrale in paese e compone una bellissima corte storica che si affaccia sulla pianura. Con la graduale sistemazione dell’immobile, quindi, acquisirà maggiore pregio una parte di Masarolis ricca di memoria. «Si trattava dell’ultimo stabile da valorizzare in quella parte dell’abitato. Da questo punto di vista, l’intervento più importante è il rifacimento di tutto il ballatoio originale in legno, che viene ricostruito mantenendo stile e caratteristiche dei ballatoi diffusi nelle nostre valli. Quello visibile ancora poco tempo fa era inutilizzabile, in quanto era pericoloso il solo provare a salirci».
Ma le idee per la casa di Filippo non sono finite. Clavora confida di potere presto realizzare ulteriori progetti già pronti nel cassetto. «Con un ulteriore bando del Gal potremmo ampliare l’offerta anche al piano mansardato, allestendo una camerata per numeri più grandi, e soprattutto intervenendo anche sul tetto. Sebbene sia stato sistemato, infatti, ha diversi anni e avrebbe bisogno di un intervento più consistente». (Luciano Lister)
Terska dolina, Muzej, Narečje/Val Torre ,Museo,dialetto
domenica 8 dicembre 2024
OCIKANA, cibo tipico Val Torre/Terska dolina
8 dicembre Immacolata
š |
Madonna di Lussari-Višarje |
da seicentocinquanta anni regni su questo monte,
Madonna della chiesa di San Floriano Zavarh-Villanova delle grotte |
Con l'8 dicembre iniziano le feste natalizie, di solito si comincia a fare l'albero e il presepe in vista del Natale. La festa ha origini cattoliche, l'Immacolata concezione è una delle date più importati nel calendario liturgico della Chiesa cattolica e viene celebrata in tutto il mondo. Nel 1854 infatti Papa Pio IX ha proclamato il doma che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. E la Chiesa cattolica da quel momento celebra la solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria l'8 dicembre
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sabato 7 dicembre 2024
Il presepe di Grado in Piazza san Pietro
Città del Vaticano, 7 dicembre 2024 – Una grande emozione per il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Mazio Anzil, che ha avuto l’onore di incontrare Papa Francesco e omaggiarlo con il volume “Il monte inondato di luce: Lussari” di Helmut Tributsch. Durante l’udienza nell’Aula Paolo VI del Vaticano, Anzil ha voluto regalare al Pontefice una delle meraviglie della nostra regione, il Monte Lussari, simbolo di fede e bellezza, che attira ogni anno numerosi visitatori. ...
basta guerre
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