Tra fine settembre e inizio ottobre a Log pod Mangartom è stata condotta una campagna di scavi archeologici, per riportare alla luce la moschea che, durante la prima guerra mondiale, è stata costruita dai soldati bosgnacchi impegnati sul fronte dell’Isonzo. Si presume che sia sorta nel 1916, dopo l’arrivo del 4° reggimento fanteria di Bosnia-Erzegovina nella zona di Bovec. Dopo che l’esercito abbandonò la zona, la moschea cadde presto in rovina e fu distrutta.
Diretti dall’archeologo Uroš Košir, gli scavi sono stati realizzati dalla ditta Augusta, portando alla luce alcuni elementi di varie parti della struttura, tra cui le fondamenta e il minareto.
Appena terminate le analisi successive ai rilevamenti, inizierà il procedimento per riconoscere la moschea di Log pod Mangartom quale struttura storica di particolare importanza per la Comunità islamica di Slovenia e per il patrimonio culturale della Repubblica di Slovenia.
dal Dom
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RispondiEliminaSapevo dell'esistenza di moschee in Bosnia e in altre parti dalla ex Yugoslavia, ma non pensavo ce ne fosse una anche in Slovenia.
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