Nella cucina friulana c'era sempre un fogolâr che era costituito da quattro legna messe in croce e poste sul pavimento, al centro della cucina. Il fumo usciva da una piccola finestra posta in alto o attraverso la porta a seconda delle stagioni; non c'era canna fumaria, poiché essendo il tetto di paglia c'era pericolo che le faville che uscivano da comignolo provocassero incendi. La cucina veniva chiamata cjase de fum.Il fogolâr non segue un'ubicazione fissa, è elemento determinante della tipologia della casa friulana. Il piano del focolare era sempre rialzato di almeno 50-60 centimetri rispetto al pavimento, aveva un rivestimento esterno di mattoni ed il ripiano superiore era in lastre di pietra o sempre di mattoni. Spesso nella parte anteriore c'era una piccola rientranza ad arco (le entrade) che permetteva alle donne di avvicinarsi alle pentole.Nel vano del focolare correva lungo tre lati un unico pancone (bancjon) che accoglieva i numerosi commensali al momento del pasto e la famiglia, quando questa vi si riuniva intorno.
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I. Nievo

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