Cerca nel blog

Powered By Blogger

mio motto

mio motto
mio motto

post recenti

n °visitatori

meteo Cividale

Meteo Cividale del Friuli CIVIDALE (UD)

chi sono

La mia foto
Pordenone, Italy
Più lingue conosci più vali! (proverbio sloveno)

pallone aerostatico

pallone aerostatico
benvenuti a casa mia!

traduttore

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *

seguimi

seguimi
ISCRIVITI

Lettori fissi-grazie❤️

commenti recenti

IVAN TRINKO

IVAN TRINKO
padre della Benecia

venerdì 1 novembre 2024

NOVEMBRE

 


Novembre è l'undicesimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano e il terzo e ultimo mese dell'autunno nell'emisfero boreale e della primavera nell'emisfero australe. Conta 30 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile.

Il nome deriva dal latino novembernovembris, derivato a sua volta da novemnove[1], perché era il nono mese del calendario romano, che incominciava con il mese di marzo.[2]

In questo mese si ricordano i defunti[3], sicché novembre è soprannominato anche «mese dei morti», per il progressivo avanzare dell'oscurità e perdita di vitalità della natura.

segni zodiacali del mese di novembre sono lo Scorpione (dal 23 ottobre al 22 novembre) e il Sagittario (dal 23 novembre al 21 dicembre).

I primi giorni del mese possono essere caratterizzati da un breve periodo di belle giornate, culminanti l'11 novembre, giorno conosciuto come estate di san Martino per l'improvvisa mitezza del clima.[4] Il poeta Giovanni Pascoli ha dedicato all'incanto di questo fenomeno, singolare quanto fugace e illusorio, un componimento in versi intitolato 

Il primo di novembre ricorre la solennità di Ognissanti e il giorno seguente la Commemorazione dei defunti[3].

Il 7 novembre è l'anniversario della rivoluzione d'ottobre.

Il 27 di novembre ricorre la Festa della Madonna della Medaglia miracolosa.


da wikipedia


giovedì 31 ottobre 2024

CIVIDALE-GEMONA.-TRIESTE

 

da https://www.balcanicaucaso.org/Media/Fumetti-di-Zograf/Cividale-Gemona-Trieste/cividale1

Frase del giorno

 

Frase del giorno 

Mangio, dunque sono. Perché non solo siamo quello che mangiamo, ma se non mangiamo, non siamo e non pensiamo. (Bud Spencer) dal web

Iz Ljubljane v Benečijo - Da Lubiana in Benecia

ISCRIVETEVI

 


FORZA ISCRIVETEVI AL MIO BLOG!GRAZIE MILLE.NON VE NE PENTIRETE.

Qui si parlerà del Friuli,foto,usanze,lingue e molto altro.Vi aspetto numerosi.

OLGICA

arrivederci ottobre

 


Tutti i Santi

 

Sousi Sveti - Vahti - Sasvati -Tutti i Santi

opera dell'artista di Zavarh-Villanova delle grotte
Dario Pinosa "2 Novembre"



Il giorno di tutti i Santi, noto anche come Ognissanti, è una festa cristiana che celebra insieme la gloria e l'onore di tutti i Santi (siano o non siano stati canonizzati).

La solennità del calendario liturgico romano (in latinoSollemnitas Omnium Sanctorum) cade il 1º novembre(seguita il 2 novembre dalla Commemorazione dei Defunti), ed è una festa di precetto, che prevedeva anche una vigilia e un'ottava nel calendario anteriore alla riforma liturgica voluta dal concilio ecumenico Vaticano II.


Za Vahte (Sousi Sveti) tou Terski dolini gospodinje skuhajo "ocikano"


In Alta Val Torre per i Santi è tradizione preparare la "ocikana"

A Monteaperta - Viškorša questo piatto si chiama "polenta polita"(polenta condita)

A Rezija/Resia (Lischiazze) era usanza preparare il pane detto "bohajimčic e donarlo a suffragio delle anime

*Vahti: parola di origine germanica e deriva dal medio alto tedesco wahte (guardia,controllo)

Una volta - Dan bot :Vahti- Ognissanti e il giorno dei morti

Il giorno di Tutti i Santi - Vahti ,le persone che avrebbero suonato tutta la notte le campane per ricordare i morti,al pomeriggio andavano per le case a chiedere cibo per la cena di mezzanotte.Tutti donavano farina,formaggio,vino,burro ecc.
Dalla sera  i suonatori suonavano fino alle 24,poi sosta per la cena e si continuava a suonare fino alle 6 del mattino.Il giorno dei morti la gente portava i fiori sulle tombe.Alla sera si cucinava la "ocikana"(gnocchi di polenta conditi con burro fuso e formaggio latteria grattuggiato).

videoricetta ocikana http://bardo-lusevera-news.blogspot.it/2015/10/blog-post_19.html

Sousi Sveti - Vahti - Sasvati -Tutti i Santi






Il giorno di tutti i Santi, noto anche come Ognissanti, è una festa cristiana che celebra insieme la gloria e l'onore di tutti i Santi (siano o non siano stati canonizzati).

La solennità del calendario liturgico romano (in latinoSollemnitas Omnium Sanctorum) cade il 1º novembre(seguita il 2 novembre dalla Commemorazione dei Defunti), ed è una festa di precetto, che prevedeva anche una vigilia e un'ottava nel calendario anteriore alla riforma liturgica voluta dal concilio ecumenico Vaticano II.


Za Vahte (Sousi Sveti) tou Terski dolini gospodinje skuhajo "ocikano"


In Alta Val Torre per i Santi è tradizione preparare la "ocikana"

A Monteaperta - Viškorša questo piatto si chiama "polenta polita"(polenta condita)

A Rezija/Resia (Lischiazze) era usanza preparare il pane detto "bohajimčic e donarlo a suffragio delle anime

*Vahti: parola di origine germanica e deriva dal medio alto tedesco wahte (guardia,controllo)

Una volta - Dan bot :Vahti- Ognissanti e il giorno dei morti

Il giorno di Tutti i Santi - Vahti ,le persone che avrebbero suonato tutta la notte le campane per ricordare i morti,al pomeriggio andavano per le case a chiedere cibo per la cena di mezzanotte.Tutti donavano farina,formaggio,vino,burro ecc.
Dalla sera  i suonatori suonavano fino alle 24,poi sosta per la cena e si continuava a suonare fino alle 6 del mattino.Il giorno dei morti la gente portava i fiori sulle tombe.Alla sera si cucinava la "ocikana"(gnocchi di polenta conditi con burro fuso e formaggio latteria grattuggiato).




 
ocikana

mercoledì 30 ottobre 2024

The Low Carb Diabetic: The Stirling doctor who changed the lives of diabe...

The Low Carb Diabetic: The Stirling doctor who changed the lives of diabe...: Dr Sheila Reith was inspired to create the diabetic pen after helping her daughter with injections photo credit - Pride of Britain Awards It...

lunedì 28 ottobre 2024

Non privilegi, ma giustizia

 


Dall’incontro tra la presidente della Slovenia, Nataša Pirc Musar, in visita a San Pietro al Natisone, e i sindaci dei comuni della provincia di Udine nei quali è tutelata la lingua slovena, alla presenza dell’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, sono emersi alcuni spunti interessanti sui quali lavorare per tentare di risollevare le sorti della Benecia.

Il presidente della Comunità di montagna del Natisone e Torre, Antonio Comugnaro, ha chiesto la defiscalizzazione, cioè di togliere le tasse a singoli, famiglie e imprese per rendere conveniente vivere e operare sul territorio della Benecia. Questo perché, a suo dire, tutte le misure fin qui adottate non sono state in grado di fermare lo spopolamento e il conseguente degrado.
Il vicesindaco di Drenchia, Michele Coren, ha chiesto di prendere in seria considerazione la possibilità di costituire un Gect (Gruppo europeo di cooperazione territoriale) tra la fascia confinaria della provincia di Udine e l’alta valle dell’Isonzo in Slovenia, sul modello di quello già operativo tra Gorizia – Nova Gorica – Šempeter e di quello di imminente costituzione sul Carso.
Il sindaco di Taipana, Alan Cecutti, ha chiesto fondi Interreg ai quali i piccoli Comuni dell’area transfrontaliera possano attingere in via diretta.
Tutte e tre le richieste non sono inedite. Nuova è, invece, la motivazione. «Convenienza non è il termine corretto. Bisognerebbe parlare piuttosto di pari opportunità con chi vive in città e in pianura », ha affermato Comugnaro. Non privilegi, dunque, ma «ristabilire una condizione di giustizia».
Appropriato anche il riferimento all’articolo 21 della legge di tutela, che prevede misure economiche straordinarie per lo sviluppo delle aree della provincia di Udine nelle quali è presente la comunità slovena. Lo ha ricordato lo stesso assessore Roberti.
In pratica, una legge dello Stato già riconosce interventi finanziari speciali per la Benecia e si tratta, quindi, solo di trovare la volontà politica per contrastare davvero lo spopolamento di un territorio penalizzato fin dal 1866, dall’ingresso nel Regno d’Italia, proprio a causa della lingua slovena parlata dalla popolazione locale.
È davvero questione di giustizia.
Ezio Gosgnach dal Dom

disclaimer

Giulio siamo noi

Giulio siamo noi