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IVAN TRINKO

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padre della Benecia

sabato 7 dicembre 2024

Il presepe di Grado in Piazza san Pietro


 Città del Vaticano, 7 dicembre 2024 – Una grande emozione per il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Mazio Anzil, che ha avuto l’onore di incontrare Papa Francesco e omaggiarlo con il volume “Il monte inondato di luce: Lussari” di Helmut Tributsch. Durante l’udienza nell’Aula Paolo VI del Vaticano, Anzil ha voluto regalare al Pontefice una delle meraviglie della nostra regione, il Monte Lussari, simbolo di fede e bellezza, che attira ogni anno numerosi visitatori. ...

venerdì 6 dicembre 2024

SAN NICOLO' protettore dei bambini


 Quando ero bambina aspettavo con ansia San Nicolò.Mi portava sempre indumenti,colori,penne,libri e mai giocattoli.Io brontolavo con mia mamma.


Diverse le leggende che vedono san Nicola protettore dei bambini.

La leggenda più famosa è legata alla storia di tre giovanissime fanciulle molto povere che non potevano esser date in mogli perchè prive di dote; le fanciulle e il padre piangevano disperati e San Nicola impietosito dai pianti e commosso dalla loro sofferenza, decise di aiutarli donando tre sacchi di monete d'oro, uno per ogni fanciulla.

Una notte introdusse il primo sacchetto attraverso la finestra aperta e fece lo stesso con il secondo sacchetto la notte successiva. La terza notte, avendo trovato la finestra chiusa, calò il sacchetto attraverso il camino, regalando alla povera famiglia una gioia infinita.

Un'altra leggenda narra che, quand'era già vescovo, fece resuscitare tre bambini che un macellaio aveva ucciso e fatto a pezzi per venderne la carne.

da https://www.pianetamamma.it/il-bambino/giocare-e-crescere/san-nicola-protettore-dei-bambini.html


🧣 Proverbio🧤


 “A San Nicolò / el frêt al dîs: soi cà cumò” ovvero A San Nicolò (il 6 dicembre) il freddo dice: eccomi qua.


A Taipana libri didattici per imparare meglio lo sloveno


 Alla scuola di Taipana/Tipana l’insegnamento dello sloveno è attivo già da diversi anni, attraverso alcune ore settimanali di lezione nell’arco di tutto l’anno scolastico, sia alla scuola d’infanzia sia alla scuola primaria. L’iniziativa vede in collaborazione l’Istituto comprensivo di Tarcento, nel quale il plesso di Taipana è attivo, il Comune di Taipana e l’Associazione/Združenje don Eugenio Blanchini, che raccoglie diversi circoli della minoranza slovena in provincia di Udine sparsi tra la Valcanale e la Val Judrio.

mercoledì 4 dicembre 2024

3 Dicembre Giornata mondiale della disabilità

3 dicembre  


  • “La vera barriera è la mancanza di comprensione, non la disabilità”

NUOVE SCOPERTE AD AQUILEIA

 


https://messaggeroveneto.gelocal.it/regione/2024/12/02/news/nuove_scoperte_grandi_terme_aquileia_abside_statue_colonne_colossali-

Gli archeologi dell’Università di Udine hanno anche anticipato all’inizio del IV secolo d.C. la costruzione del maestoso complesso



 

lunedì 2 dicembre 2024

proverbio friulano


 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“Sante Barbure e San Simòn vuardàinus dal fûc e dal ton” ovvero: Santa Barbara (il 4 dicembre) e San Simone (il 28 ottobre) preservateci dal fuoco e dal tuono

domenica 1 dicembre 2024

DICEMBRE

 


DARIA MENICANTI

DICEMBRE

L’anno si accorcia: l’anno –
dicevano – sta già bruciando gli assi.
Ma il coraggio che occorre
per accettare quello che sei stato
quello che sei – il poco che sei ora –
l’animo che ci vuole
per ricominciare tutto da capo.
Coi pochi amici ultimi e le care
cose prima che affondino
affrettati a doppiare a uscire
al largo azzurro e ignoto

(da Ultimo quarto, 1990)


Daria Menicanti (Piacenza6 aprile 1914 – Mozzate4 gennaio 1995) è stata una poetessa e traduttrice italiana.

https://cantosirene.blogspot.com/2024/



BUONA DOMENICA


 

sabato 30 novembre 2024

Mia madre-Moja mama

 


Jožica Miklavčič (Lubiana, 20 giugno 1921  Udine, 30 novembre 1977) è stata una giornalista italiana, di origine slovena.

Di professione insegnante, ai tempi dell'occupazione italiana di Lubiana conobbe il militare italiano Vojmir (Guerrino) Tedoldi, con il quale si sposò nel 1943. Trasferitasi in Italia con il marito, dopo la Liberazione svolse importanti funzioni nelle organizzazioni slovene di allora delle Valli del Natisone, in particolare nella Demokratična Fronta Slovencev (Fronte Democratico degli Sloveni). Dal 1948 iniziò a collaborare con la stampa, dapprima con la Soča e successivamente con il quotidiano di Trieste Primorski dnevnik. In quegli anni si impegnò anche con la Dijaška Matica, organizzazione a favore dei bambini della Slavia Friulana che frequentavano le scuole con lingua d'insegnamento slovena a Trieste e a Gorizia. Nel 1950 fu tra i promotori del giornale Matajur[1], di cui divenne direttore responsabile suo marito e al quale fece da braccio destro, in quanto essendo autodidatta egli non parlava fluentemente la lingua slovena. Il primo numero del giornale uscì il 3 ottobre del 1950, stampato a Gorizia presso la tipografia Lukežič, dove Jožica si recava con il treno per la correzione delle bozze. Il Matajur a quel tempo non aveva corrispondenti, e così Vojmir e Jožica percorrevano la Slavia Friulana a cercare notizie e reportage[2]. Redasse il Matajur fino al 1973, quando la testata venne cambiata in Novi Matajur e cambiarono sia l'editore che il direttore. Continuò a collaborare con il Novi Matajur per molti anni[3], fino alla morte. Con la collaborazione di Tedoldi e Jožica Miklavčič venne costituito nel 1955, nel primo anniversario della morte del sacerdote Ivan Trinko, il Circolo Culturale Ivan Trinko a Udine, di cui Jožica fu responsabile fino al trasferimento del circolo a Cividale del Friuli.

da wikipedia

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