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I. Nievo
traduttore
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giovedì 13 febbraio 2025
IL MONDO CHE VORREI
Il cielo è di tutti
Qualcuno che la sa lunga mi spieghi questo mistero: il cielo è di tutti gli occhi di ogni occhio è il cielo intero. È mio, quando lo guardo. È del vecchio, del bambino, del re, dell’ortolano, del poeta, dello spazzino. Non c’è povero tanto povero che non ne sia il padrone. Il coniglio spaurito ne ha quanto il leone. Il cielo è di tutti gli occhi, ed ogni occhio, se vuole, si prende la luna intera, le stelle comete, il sole. Ogni occhio si prende ogni cosa e non manca mai niente: chi guarda il cielo per ultimo non lo trova meno splendente. Spiegatemi voi dunque, in prosa od in versetti, perché il cielo è uno solo e la terra è tutta a pezzetti.
martedì 11 febbraio 2025
IO RICORDO TUTTO
avevo due zii che non conobbi mai:
Saša e Milan morti in Jugoslavija
uno internato dai fascisti nel sud Italia,
l'altro sparito non si sa dove
riposano senza una tomba.
Riposate in pace noi non
vi abbiamo dimenticato
mi restano solo le vostre foto.
OLGICA
hčerka Jožice vaše sestre
Il fogolâr
Proverbio
Il proverbio friulano della settimana
lunedì 10 febbraio 2025
Cronaca della settimana
Proseguono le indagini della Digos per risalire all’identità degli autori dell’atto vandalico perpetrato nella notte tra venerdì e ieri alla foiba di Basovizza. Si continua a indagare a tutto campo, anche con l’ausilio delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza sul territorio.
https://www.ilfriuli.it/politica/atto-vandalico-alla-foiba-di-basovizza-proseguono-le-indagini/
All’alba dell’11 febbraio del 1945 un plotone nazi-fascista giustiziò 23 giovani partigiani osovani e garibaldini, affianco alla porta est del cimitero di Udine, in segno di rappresaglia per l’assalto alle carceri avvenuto 4 giorni prima.
A 80 anni di distanza da quel tragico evento, la città di Udine e l’ANPI regionale si è radunata sul luogo della fucilazione, per ricordare chi ha sacrificato la propria vita nella lotta al regime fascista, per l’ottenimento della democrazia e della libertà.
https://www.ilfriuli.it/cultura/il-ricordo-dei-23-partigioani-giustiziati-simbolo-della-resistenza/
Operatori sanitari sempre più esposti a episodi di violenza nei presidi sanitari. L’ennesima aggressione avvenuta la scorsa settimana al pronto soccorso dell’ospedale di Latisana ha portato la UIL FPL a chiedere interventi immediati a protezione di infermieri e medici, sempre più spesso vittime di minacce e situazioni che minano la loro sicurezza. “Le aggressioni ai danni del personale sanitario – spiega il sindacato – sono in costante aumento”.continua
Una storia che ha dell’incredibile con un lieto fine davanti ai microfoni di Telefriuli. Laura, 38 anni, partorisce da sola in casa e con l’arrivo di questo sesto figlio, finalmente decide di dire al compagno “sì, sposiamoci”. La neomamma, sabato scorso, mentre aspettava l’ambulanza che aveva chiamato, ha avuto anche la capacità di salvare il piccolo che aveva il cordone intorno al collo. Laura, 38 anni, madre già di cinque figli, vive a Strassoldo di Cervignano del Friuli e sabato ha dato alla luce Gabriele nel bagno di casa. Stava cambiando il figlio più piccolo, quando inaspettatamente sono iniziate le contrazioni che indicavano il parto imminente. Momenti di panico, ma poi la forza e il coraggio arrivata grazie a un angelo custode, la mamma di Laura, scomparsa quando aveva 20 anni. da https://www.ilfriuli.it/territorio/arriva-il-sesto-figlio-e-con-lui-si-sposiamoci/
GIORNO DEL RICORDO
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| dal web |
Il Giorno del ricordo è una commemorazione civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, che ricorda i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".
Al Giorno del ricordo è associato il rilascio di una medaglia commemorativa destinata ai parenti delle persone soppresse e infoibate in Istria, a Fiume, in Dalmazia o nelle province dell'attuale confine orientale tra l'8 settembre 1943, data dell'annuncio dell'entrata in vigore dell'armistizio di Cassibile, e il 10 febbraio 1947, giorno della firma dei trattati di pace di Parigi. Sono esclusi dal riconoscimento coloro che sono stati uccisi mentre facevano volontariamente parte di formazioni non a servizio dell'Italia.
La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di Parigi, che assegnava alla Jugoslavia l'Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell'Italia.
domenica 9 febbraio 2025
LE FRIULANE o SCARPEZ
Racconto Friulano
La storia delle pantofole Friulane, note anche come Furlane, è piuttosto intrigante. Sono apparse per la prima volta in Friuli, Italia, nel XIX secolo, realizzate dalle donne per le loro famiglie utilizzando ritagli di tessuto e materiali.
Queste pantofole erano inizialmente riservate agli eventi speciali, ma guadagnarono popolarità durante la seconda guerra mondiale a causa della scarsità di risorse. È interessante notare che anche i gondolieri di Venezia preferivano queste scarpe per la loro comodità e le suole in gomma che non danneggiavano le gondole e che fornivano una presa sicura durante la voga.
Oggi le pantofole Friulane stanno vivendo una rinascita, offrendo sia comodità che stile, diventando una calzatura versatile adatta a ogni occasione.
https://ciaccini.com/en-it/pages/friulane-story-ciaccini-friulane
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| da https://scarpezdidinaechiara.blogspot.com/p/novita.html |
GORIZIA/NOVA GORICA 2025
«Essere la prima Capitale europea della cultura transfrontaliera – le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – significa avere il coraggio di essere portatori di luce e di fiducia nel futuro del mondo. Slovenia e Italia hanno dimostrato che è possibile scegliere la via della collaborazione in un tempo di conflitti nel mondo. La comune appartenenza europea e la cultura sono stati il collante affinché due popoli lavorassero per un destino comune».



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