3 dicembre
- “La vera barriera è la mancanza di comprensione, non la disabilità”
Qui si parla del Friuli multietnico, dei luoghi,foto,video curiosità,articoli dai giornali della minoranza slovena e tanto altro.Nella mia regione si parla il friulano,lo sloveno e il tedesco.E’ una Regione a Statuto speciale tutelata dalla legge per le minoranze linguistiche che prevede cartellonistica plurilingue,leggi speciali,scuole con l’insegnamento delle lingue minoritarie,trasmissioni radio e Tv giornali ecc
(da Ultimo quarto, 1990)
Daria Menicanti (Piacenza, 6 aprile 1914 – Mozzate, 4 gennaio 1995) è stata una poetessa e traduttrice italiana.
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Di professione insegnante, ai tempi dell'occupazione italiana di Lubiana conobbe il militare italiano Vojmir (Guerrino) Tedoldi, con il quale si sposò nel 1943. Trasferitasi in Italia con il marito, dopo la Liberazione svolse importanti funzioni nelle organizzazioni slovene di allora delle Valli del Natisone, in particolare nella Demokratična Fronta Slovencev (Fronte Democratico degli Sloveni). Dal 1948 iniziò a collaborare con la stampa, dapprima con la Soča e successivamente con il quotidiano di Trieste Primorski dnevnik. In quegli anni si impegnò anche con la Dijaška Matica, organizzazione a favore dei bambini della Slavia Friulana che frequentavano le scuole con lingua d'insegnamento slovena a Trieste e a Gorizia. Nel 1950 fu tra i promotori del giornale Matajur[1], di cui divenne direttore responsabile suo marito e al quale fece da braccio destro, in quanto essendo autodidatta egli non parlava fluentemente la lingua slovena. Il primo numero del giornale uscì il 3 ottobre del 1950, stampato a Gorizia presso la tipografia Lukežič, dove Jožica si recava con il treno per la correzione delle bozze. Il Matajur a quel tempo non aveva corrispondenti, e così Vojmir e Jožica percorrevano la Slavia Friulana a cercare notizie e reportage[2]. Redasse il Matajur fino al 1973, quando la testata venne cambiata in Novi Matajur e cambiarono sia l'editore che il direttore. Continuò a collaborare con il Novi Matajur per molti anni[3], fino alla morte. Con la collaborazione di Tedoldi e Jožica Miklavčič venne costituito nel 1955, nel primo anniversario della morte del sacerdote Ivan Trinko, il Circolo Culturale Ivan Trinko a Udine, di cui Jožica fu responsabile fino al trasferimento del circolo a Cividale del Friuli.
da wikipedia
Diretti dall’archeologo Uroš Košir, gli scavi sono stati realizzati dalla ditta Augusta, portando alla luce alcuni elementi di varie parti della struttura, tra cui le fondamenta e il minareto.
Appena terminate le analisi successive ai rilevamenti, inizierà il procedimento per riconoscere la moschea di Log pod Mangartom quale struttura storica di particolare importanza per la Comunità islamica di Slovenia e per il patrimonio culturale della Repubblica di Slovenia.
dal Dom