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venerdì 14 febbraio 2025
"Fiume o Morte!", Trailer Ufficiale | Wanted Cinema #trailer
SLOVENIA il vino dell'Impero
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| Vigneti nella Brda, Slovenia © JGA/Shutterstock |
Al tempo dell’Austria - Ungheria il vino del Collio si beveva a Vienna e viaggiava per l’Europa: proprio per questo non doveva rispondere solo al gusto locale. A colloquio con Simonetta Lorigliola, caporedattrice di Seminario Veronelli
Luigi Veronelli è stato uno dei massimi fautori della valorizzazione e della diffusione del patrimonio enogastronomico italiano. Proprio lui ha ideato una guida che è punto di riferimento per esperti ed appassionati e che si rinnova di anno in anno.
Per Veronelli - e per coloro che continuano a tramandare il suo messaggio - il vino è racconto: parla del territorio da cui proviene con le sue chiesette medievali; ci narra di campi coltivati con varietà antiche di frutta e verdura; ci dice delle complesse sfaccettature della storia e ci racconta di vignaioli che con tecniche antiche e moderne innovazioni ripropongono “il canto della terra verso il cielo”.
Per dirla con Veronelli ogni bottiglia è unica, così come unico è l’uomo. Simonetta Lorigliola, caporedattrice di Seminario Veronelli , non ha dubbi: il vino “è un grandissimo medium culturale”.
La "Guida Oro I Vini" di Veronelli quest’anno recensisce quasi 15mila vini di tutta Italia. Nel 2026 ci sarà una sezione dedicata alla Brda, la parte slovena del Collio goriziano.
“La miccia che ha acceso la fiamma è stata la Capitale europea della Cultura tra Nova Gorica e Gorizia”, spiega la caporedattrice di Seminario Veronelli.
“Non c’è un territorio che identifichi meglio del Collio il messaggio transfrontaliero”. ”Dal punto di vista geologico il terreno è lo stesso, uguale è anche l’impegno dei vignaioli. Un’area unica, perché è una sola e “perché dà prodotti di eccellenza unica”.
Lo attestano anche i voti che la guida assegna ai vini del Collio, ai quali si aggiungeranno l’anno prossimo anche quelli sloveni di Brda. “Nella guida tutti gli assaggi si fanno alla cieca. Il degustatore conosce il territorio di provenienza, ma non sa cosa sta assaggiando. Sarebbe interessante far provare i vini di quella regione tutti assieme “per capire a che punto sia arrivata l’eccellenza da una parte e dall’altra”, precisa Simonetta Lorigliola.
Tagliato dal confine tracciato dopo la Seconda guerra mondiale tra Italia e Jugoslavia il Collio e Brda cominciano a percorrere due strade diverse. La regione oggi è forse considerata integrata nell’offerta turistica, ma l’idea di far diventare il Collio e Brda nuovamente un unico territorio vitivinicolo transfrontaliero sembra essere ancora lontana.
Intanto c’è chi il vino lo fa anche assieme. È la storia dello spumante transfrontaliero Sinefinis, nato dalla collaborazione tra un’azienda slovena ed una italiana. I campi con le uve sono poco distanti gli uni dagli altri, ma sulle bottiglie non possono mettere né la denominazione Brda né quella di Collio.
continua https://www.balcanicaucaso.org/aree/Slovenia/Slovenia-il-vino-dell-Impero-235916
PROVERBIO SLOVENO
"Svet Valentin ima ključe od korenin"
"San Valentino ha le chiavi delle radici"
La Festa di San Valentino in Borgo Pracchiuso, un evento che affonda le radici nel lontano 1689 e che, anno dopo anno, continua ad attirare udinesi e friulani, innamorati e non. Tra bancarelle, riti religiosi e simboli della tradizione, il borgo si animerà per due giorni di festa, tra il 13 e il 14 febbraio, rinnovando un legame che dura da secoli.
Le origini della festa
La Fiera di San Valentino non è solo un momento di celebrazione, ma rappresenta anche un’importante testimonianza storica. La chiesa dedicata al Santo venne costruita nel 1355 per volontà della famiglia dei conti Valentinis, nel tentativo di proteggere la città dalla peste nera che nel 1348 aveva colpito l’Europa e anche Udine. Nel 1513, nel borgo nacque la Confraternita di San Valentino, che si impegnò per la costruzione di una chiesa più grande, inaugurata nel 1574.Il Santo, oltre a essere il patrono degli innamorati, era invocato anche contro la peste, l’epilessia e altri mali. È proprio a questa tradizione che si ricollega l’usanza delle “chiavette di San Valentino”, piccoli amuleti portafortuna legati al suo potere taumaturgico. Altro simbolo della festa è il pane a forma di “8”, chiamato colaz, che affonda le sue radici nell’antica distribuzione delle Sacre Eulogie.
Il programma della Fiera
Le celebrazioni prenderanno il via giovedì 13 febbraio, con la tradizionale benedizione del pane e delle chiavette alle ore 17.00 nella chiesa del Santo, seguita alle 18.00 da un concerto di musica sacra e classica eseguito dall’ensemble “Gli Archi del Friuli e del Veneto”, diretto dal maestro Guido Freschi.
giovedì 13 febbraio 2025
IL MONDO CHE VORREI
Il cielo è di tutti
Qualcuno che la sa lunga mi spieghi questo mistero: il cielo è di tutti gli occhi di ogni occhio è il cielo intero. È mio, quando lo guardo. È del vecchio, del bambino, del re, dell’ortolano, del poeta, dello spazzino. Non c’è povero tanto povero che non ne sia il padrone. Il coniglio spaurito ne ha quanto il leone. Il cielo è di tutti gli occhi, ed ogni occhio, se vuole, si prende la luna intera, le stelle comete, il sole. Ogni occhio si prende ogni cosa e non manca mai niente: chi guarda il cielo per ultimo non lo trova meno splendente. Spiegatemi voi dunque, in prosa od in versetti, perché il cielo è uno solo e la terra è tutta a pezzetti.
martedì 11 febbraio 2025
IO RICORDO TUTTO
avevo due zii che non conobbi mai:
Saša e Milan morti in Jugoslavija
uno internato dai fascisti nel sud Italia,
l'altro sparito non si sa dove
riposano senza una tomba.
Riposate in pace noi non
vi abbiamo dimenticato
mi restano solo le vostre foto.
OLGICA
hčerka Jožice vaše sestre
Il fogolâr
Proverbio
Il proverbio friulano della settimana
lunedì 10 febbraio 2025
Cronaca della settimana
Proseguono le indagini della Digos per risalire all’identità degli autori dell’atto vandalico perpetrato nella notte tra venerdì e ieri alla foiba di Basovizza. Si continua a indagare a tutto campo, anche con l’ausilio delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza sul territorio.
https://www.ilfriuli.it/politica/atto-vandalico-alla-foiba-di-basovizza-proseguono-le-indagini/
All’alba dell’11 febbraio del 1945 un plotone nazi-fascista giustiziò 23 giovani partigiani osovani e garibaldini, affianco alla porta est del cimitero di Udine, in segno di rappresaglia per l’assalto alle carceri avvenuto 4 giorni prima.
A 80 anni di distanza da quel tragico evento, la città di Udine e l’ANPI regionale si è radunata sul luogo della fucilazione, per ricordare chi ha sacrificato la propria vita nella lotta al regime fascista, per l’ottenimento della democrazia e della libertà.
https://www.ilfriuli.it/cultura/il-ricordo-dei-23-partigioani-giustiziati-simbolo-della-resistenza/
Operatori sanitari sempre più esposti a episodi di violenza nei presidi sanitari. L’ennesima aggressione avvenuta la scorsa settimana al pronto soccorso dell’ospedale di Latisana ha portato la UIL FPL a chiedere interventi immediati a protezione di infermieri e medici, sempre più spesso vittime di minacce e situazioni che minano la loro sicurezza. “Le aggressioni ai danni del personale sanitario – spiega il sindacato – sono in costante aumento”.continua
Una storia che ha dell’incredibile con un lieto fine davanti ai microfoni di Telefriuli. Laura, 38 anni, partorisce da sola in casa e con l’arrivo di questo sesto figlio, finalmente decide di dire al compagno “sì, sposiamoci”. La neomamma, sabato scorso, mentre aspettava l’ambulanza che aveva chiamato, ha avuto anche la capacità di salvare il piccolo che aveva il cordone intorno al collo. Laura, 38 anni, madre già di cinque figli, vive a Strassoldo di Cervignano del Friuli e sabato ha dato alla luce Gabriele nel bagno di casa. Stava cambiando il figlio più piccolo, quando inaspettatamente sono iniziate le contrazioni che indicavano il parto imminente. Momenti di panico, ma poi la forza e il coraggio arrivata grazie a un angelo custode, la mamma di Laura, scomparsa quando aveva 20 anni. da https://www.ilfriuli.it/territorio/arriva-il-sesto-figlio-e-con-lui-si-sposiamoci/






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