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I. Nievo
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domenica 31 agosto 2025
Il ritorno di Olga
Dopo quest'estate tropicale eccomi qua.Il caldo mi ha portato molti problemi.Voi cari followers spero stiate bene.Buona serata. da Olga.
sabato 22 febbraio 2025
KRIVAPETA:LA MAGIA DEI PIEDI STORTI
![]() |
| Krivapeta, la donna fata delle valli del Natisone. (in Friuli: Agane). Disegno a matita, colorato digitalmente. da fb |
La Krivapeta è un personaggio mitico che compare nelle leggende raccontate dagli abitanti della Benecija. Essa non è una strega, ma viene rappresentata come una donna che vive isolata dalla gente, abita in grotte o anfratti, vicino ai torrenti, ed ha la particolarità di avere i piedi ritorti (con il tallone all'avanti e le dita dietro), difetto da cui prende origine il nome di Krivapeta (dallo sloveno kriv = curvo, ritorto e peta = tallone)...continua https://it.wikipedia.org/wiki/Krivapeta
**Krivapeta: La Magia dei Piedi Storti**
C'era una volta, nel cuore del Friuli, un piccolo villaggio delle Valli del Natisone. Qui, tra le verdi colline e i fiumi scintillanti, viveva una giovane fanciulla di nome Krivapeta. Fin dalla nascita, i suoi piedi erano storti, curvandosi in modo strano e affascinante. Gli abitanti del villaggio la guardavano con curiosità e un pizzico di pietà, ma Krivapeta non si curava delle dicerie; la sua anima era pura e la sua mente piena di sogni.
Krivapeta abitava in una casetta di legno, circondata da fiori selvatici e alberi secolari. Ogni mattina, mentre il sole sorgeva sul panorama montano, amava passeggiare nel bosco vicino. Ma nonostante la bellezza della natura, la fanciulla sentiva spesso di essere diversa, come se i suoi piedi storti la rendessero incapace di appartenere a quel mondo incantato.
Un giorno, mentre esplorava un sentiero poco battuto, Krivapeta si imbatte in una vecchia strega, avvolta in un mantello di foglie secche. La strega, vedendo i piedi storti della fanciulla, sorrise con dolcezza e le disse: "Krivapeta, i tuoi piedi ti portano là dove il tuo cuore desidera andare, ma tu devi imparare a vedere la magia che hai dentro di te."
Sorpresa e incuriosita, la fanciulla chiese alla strega come potesse scoprire questa magia. La strega le rivelò che ogni notte, quando la luna era piena, doveva danzare nel bosco, permettendo ai suoi piedi di muoversi liberamente. Solo così avrebbe potuto svelare il potere misterioso che risiedeva in lei.
Da quel giorno, Krivapeta attende con ansia la luna piena. Quando finalmente giunse, indossò un vestito semplice ma luminoso e corse nel bosco. Con il cuore leggero iniziò a danzare. I suoi piedi storti si muovevano con grazia, creando un ritmo magico che risuonava tra gli alberi. La luce della luna avvolse la fanciulla e, come per incanto, la natura si animò: farfalle danzatrici la circondarono e gli alberi iniziarono a gemere melodiosamente.
Krivapeta danzò finché l'alba non cominciò ad alzarsi. Quando si fermò, si accorse che i suoi piedi non erano più storti. Erano diventati perfettamente dritti, ma non era solo questo il cambiamento. Il suo cuore aveva assorbito la magia della danza, e ora sentiva di poter comunicare con gli animali e comprendere il linguaggio degli alberi.
Tornata al villaggio, Krivapeta usò il suo nuovo potere per aiutare gli abitanti, portando gioia e armonia. Non si preoccupava più del giudizio altrui; aveva scoperto che ciò che la rendeva unica era anche la sua forza. Con il tempo, i villaggi compresero che la vera bellezza risiedeva nell'essere autentici, e Krivapeta divenne un simbolo di speranza e magia per tutti.
E così, tra le meraviglie della natura friulana, la fanciulla dai piedi storti ha continuato a brillare, dimostrando che anche le persone che si sentono diverse possono diventare straordinarie, grazie alla magia che portano dentro di sé.
venerdì 21 febbraio 2025
PUST a Bardo/Lusevera
Anche in Val Torre il pust sta per fare ritorno e non può certo mancare a Lusevera/Bardo e Micottis/ Sedlišča.
Praticata nei secoli, la tradizione del carnevale tradizionale della Val Torre fu interrotta negli anni Cinquanta del secolo scorso, in conseguenza dell’altissimo tasso di emigrazione della popolazione.
Circa trent’anni dopo, all’inizio degli anni Ottanta, fu ripresa nella forma e nei modi praticati ancora oggi.
Sabato, 22 febbraio alle ore 17.30. alla Nova coop di Lusevera saranno richiamati alla memoria quei primi anni di rinascita della tradizione, attraverso la proiezione del filmato in Super 8 girato da Benito Sinicco in occasione di una delle prime edizioni del pust di epoca moderna, quella del 1982. La proiezione si svolgerà nell’ambito del progetto «Terski film festival», che vede il Centro ricerche culturali di Lusevera collaborare con molte altre realtà del territorio regionale e non solo. Nella lista, molto ricca, ci sono Università di Udine, Fondazione Home movies, Kinoatelje, Società alpina friulana, Fogolâr furlan di Adelaide, Slovenci po svetu, Pro loco Prossenicco Aps, Pro loco Platischis-Plestišča, Mi smo tu, Dmo Benečija e Inštitut za slovensko kulturo. L’iniziativa, che vede anche il patrocinio dei Comuni di Savogna/ Sauodnja e Taipana/Tipana, si svolge col sostegno della Regione Friuli-Venezia Giulia.
Come annunciato dal Museo etnografico di Lusevera/Bardo, poi, il programma dei festeggiamenti di carnevale in Val Torre sarà molto ricco e si svolgerà in sinergia con altre zone della Benecia. Sabato, 15 febbraio, a Lusevera è in programma un incontro tra le maschere di carnevale tradizionali del paese, quelle di Stregna/Sriednje e quelle di Resia/Rezija.
Anche in Val Torre il pust sta per fare ritorno e non può certo mancare a Lusevera/Bardo e Micottis/ Sedlišča.
Praticata nei secoli, la tradizione del carnevale tradizionale della Val Torre fu interrotta negli anni Cinquanta del secolo scorso, in conseguenza dell’altissimo tasso di emigrazione della popolazione.
Circa trent’anni dopo, all’inizio degli anni Ottanta, fu ripresa nella forma e nei modi praticati ancora oggi.
Sabato, 22 febbraio alle ore 17.30. alla Nova coop di Lusevera saranno richiamati alla memoria quei primi anni di rinascita della tradizione, attraverso la proiezione del filmato in Super 8 girato da Benito Sinicco in occasione di una delle prime edizioni del pust di epoca moderna, quella del 1982. La proiezione si svolgerà nell’ambito del progetto «Terski film festival», che vede il Centro ricerche culturali di Lusevera collaborare con molte altre realtà del territorio regionale e non solo. Nella lista, molto ricca, ci sono Università di Udine, Fondazione Home movies, Kinoatelje, Società alpina friulana, Fogolâr furlan di Adelaide, Slovenci po svetu, Pro loco Prossenicco Aps, Pro loco Platischis-Plestišča, Mi smo tu, Dmo Benečija e Inštitut za slovensko kulturo. L’iniziativa, che vede anche il patrocinio dei Comuni di Savogna/ Sauodnja e Taipana/Tipana, si svolge col sostegno della Regione Friuli-Venezia Giulia.
Come annunciato dal Museo etnografico di Lusevera/Bardo, poi, il programma dei festeggiamenti di carnevale in Val Torre sarà molto ricco e si svolgerà in sinergia con altre zone della Benecia. Sabato, 15 febbraio, a Lusevera è in programma un incontro tra le maschere di carnevale tradizionali del paese, quelle di Stregna/Sriednje e quelle di Resia/Rezija.

Il sabato successivo, 22 febbraio, sempre a Lusevera come già annunciato sarà proiettato il filmato di Benito Sinicco «Pust 1982». Il giorno dopo, invece, si svolgerà un’escursione per vedere come il pust farà ritorno a Uccea/Učja. In contemporanea, da venerdì 21 a domenica 23 febbraio, sarà festa per il pust anche a San Pietro al Natisone/Špietar.
Particolarmente intensi saranno i festeggiamenti del carnevale tradizionale a Resia. Coordinati dalla locale Pro loco, si svolgeranno da giovedì 27 febbraio a mercoledì 5 marzo.
Sabato 1 marzo, invece, alle 8.30 si andrà in escursione con la Pro loco Valli del Natisone – Tourist information, alla scoperta del pust di Rodda/Ruonac. E nel pomeriggio della stessa giornata, dalle 14.30, il carnevale delle Valli del Torre riprenderà vita anche a Micottis.
Domenica, 2 marzo, infine, il pust si risveglierà a Montefosca/Čarni varh, paese della Slavia particolarmente noto per le maschere dei blumarji. (Luciano Lister)
Il sabato successivo, 22 febbraio, sempre a Lusevera come già annunciato sarà proiettato il filmato di Benito Sinicco «Pust 1982». Il giorno dopo, invece, si svolgerà un’escursione per vedere come il pust farà ritorno a Uccea/Učja. In contemporanea, da venerdì 21 a domenica 23 febbraio, sarà festa per il pust anche a San Pietro al Natisone/Špietar.
Particolarmente intensi saranno i festeggiamenti del carnevale tradizionale a Resia. Coordinati dalla locale Pro loco, si svolgeranno da giovedì 27 febbraio a mercoledì 5 marzo.
Sabato 1 marzo, invece, alle 8.30 si andrà in escursione con la Pro loco Valli del Natisone – Tourist information, alla scoperta del pust di Rodda/Ruonac. E nel pomeriggio della stessa giornata, dalle 14.30, il carnevale delle Valli del Torre riprenderà vita anche a Micottis.
Domenica, 2 marzo, infine, il pust si risveglierà a Montefosca/Čarni varh, paese della Slavia particolarmente noto per le maschere dei blumarji. (Luciano Lister)
dal Dom
Proverbio friulano
Il proverbio friulano della settimana
giovedì 20 febbraio 2025
CARNEVALE/PUST
| Carnevale a Venezia da wikipedia |
Quando inizia il Carnevale 2025?
Nella Chiesa cattolica la Domenica di Settuagesima è celebrata circa settanta giorni prima della Domenica di Pasqua e segna l'inizio del cosidetto Tempo di Settuagesima (o Tempo di Carnevale), un periodo di preparazione alla Quaresima, in cui si inizia l'astinenza dalle carni nei giorni feriali. Pertanto il Carnevale 2025 inizia il 16/02/2025.
Quando finisce il Carnevale 2025?
Il Carnevale termina quaranta giorni prima della Domenica di Pasqua con il Martedì Grasso. Il giorno successivo, conosciuto come il Mercoledì delle Ceneri segna l'inizio della Quaresima, un periodo in cui i fedeli si astengono dal mangiare carne nei giorni feriali. Quindi il Carnevale 2025 finisce il 04/03/2025.dal web
IL PETTIROSSO
Il pettirosso è amico dei taglialegna e di tutti coloro che frequentano il bosco. Basta un colpo d’accetta o di roncola, o stendersi a riposare sotto un albero e il pettirosso appare a tenere compagnia al nuovo venuto.
mercoledì 19 febbraio 2025
CRONACA FRIULI
Sabato il Carnevale Europeo apre gli eventi di Go 2025
SPILIMBERGO entra nella lista dei borghi più belli d'Italia
Spilimbergo è ufficialmente entrata a far parte della rete nazionale dei “Borghi più belli d’Italia”. Il sindaco Enrico Sarcinelli ha ricevuto la bandiera distintiva dalle mani di Fiorello Primi, presidente dell’Associazione nazionale. La cerimonia si è svolta sul Belvedere del Palazzo di Sopra, accompagnata dalle esibizioni del gruppo storico “Leon Coronato”.
“Questo traguardo è il coronamento del nostro impegno per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Spilimbergo” ha dichiarato Sarcinelli, sottolineando come l’ingresso nella rete sia anche un nuovo punto di partenza per strategie di promozione condivise con gli altri borghi del Friuli Venezia Giulia.
Per Fiorello Primi, Spilimbergo rappresenta un importante valore aggiunto grazie al suo ricco patrimonio artistico e alla prestigiosa Scuola di Mosaico. Anche Markus Maurmair, consigliere regionale, ha evidenziato il ruolo della città nell’offerta turistica esperienziale della regione. L’assessore al turismo Sergio Emidio Bini ha rimarcato l’importanza dei piccoli centri per un turismo autentico, lontano dai circuiti di massa.
Con questa adesione, Spilimbergo rafforza il suo posizionamento come meta di eccellenza, contribuendo alla promozione integrata del territorio regionale e nazionale.
https://www.ilfriuli.it/economia/spilimbergo-entra-nei-borghi-piu-belli-ditalia/
martedì 18 febbraio 2025
Ljubka Šorli poetessa, scrittrice e insegnante slovena.
Ljubka Šorli (Tolmino, 19 febbraio 1910 – Gorizia, 30 aprile 1993) è stata una poetessa, scrittrice e insegnante slovena.
Le sue opere sono segnate dall'esperienza della guerra e della persecuzione, e cantano i luoghi della Slovenia, la natura e le tradizioni religiose. Pubblicò inizialmente in riviste parrocchiali di lingua slovena, illegali sotto il Ventennio fascista. Figura schiva e riservata, è stata per lungo tempo sconosciuta anche al pubblico sloveno. Una traduzione in italiano di alcune sue poesie, "Canti spezzati", è stata pubblicata nel 1994.
Biografia
Šorli era nota in Italia soprattutto per essere la vedova di Lojze Bratuž, martire sloveno del fascismo. Suo padre Luka era un ingegnere, sua madre Alojzija una negoziante. Aveva un fratello e due sorelle.
Allo scoppio della prima guerra mondiale, la famiglia si rifugiò dai parenti a Jesenice. Šorli prese la licenza media nel 1923 a Tolmino. Due anni dopo nel 1925 morì suo padre, che si era arruolato nell'esercito. Il peso della famiglia ricadde sulla madre, che aprì un negozio, dove lavorò anche Šorli.
Collaborò con organizzazioni culturali e laiche, sostituì l'organista e guidò il coro femminile della chiesa. Fu in questo periodo che incontrò Lojze Bratuž, compositore, organista e maestro di cappella: i due si sposarono nell'autunno del 1933. Insieme generarono una figlia, Lojzka e un figlio, Andrej. Lojze Bratuž non volle mai seguire la politica d'italianizzazione forzata perseguita dal governo fascista e per questo fu incarcerato più volte. La notte di Natale del 1936 fece cantare in sloveno il coro della chiesa; per questo motivo gli squadristi lo catturarono due giorni dopo, il 27 dicembre, e lo costrinsero a bere quattro litri di olio per motori mescolato a benzina. Morì il 16 febbraio 1937.
Šorli sopravvisse alle persecuzioni del commissario Gaetano Collotti. Fu mandata nel campo Poggio Terza Armata (Zdravščine) dove sopravvisse con il pensiero: "Attraverso la sofferenza di un nobile destino, una fede è una chiamata: la libertà!".
L'8 settembre 1943, lei e i suoi figli tornarono a Tolmino. Diventò maestra nella stessa scuola elementare frequentata da bambina. Dal 1948 fino al pensionamento nel 1975 insegnò in altre scuole, a Gorizia e nei paesi circostanti.
Pubblicò articoli su riviste culturali e partecipò a vari eventi e serate letterarie.
Morì il 30 aprile 1993. Le è dedicato un busto in via Fran Erjavec (Erjavčeva ulica) a Nova Gorica

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