KARL SCHMIDT-ROTTLUFF, "LUNA ALLA FINESTRA"
ATTILIO BERTOLUCCI
LA NOTTE D'OTTOBRE
Mi ha svegliato il tuo canto solitario,
triste amica dell'ottobre, innocente civetta.
Era la notte,
brulicante di sogni come api.
Ronzavano,
agitando le chiome di fuoco,
le bionde barbe,
ma i loro occhi erano rossi e tristi.
Tu cantavi, malinconica
come una prigioniera orientale
sotto il cielo azzurro...
Io ascoltavo battere il mio cuore.
(da Fuochi nel novembre 1934)
.
Il canto notturno di una civetta sorprende il poeta parmense Attilio Bertolucci , che dai sogni interrotti nel buio, in quella malinconia del vago e dell'infinito, trova nel suo cuore l'avanguardia di un esercito all'inseguimento del vero senso del vivere.
Dal canto delle sirene
Poesia molto delicata e malinconica. Capisco Bertolucci, il canto della civetta anche su di me ha sempre esercitato un fascino oscuro.
RispondiEliminaI enjoyed the image and the words.
RispondiEliminaAll the best Jan
anche la luna civetta :)
RispondiEliminaBuongiorno Olga, ho provato a legarmi al tuo blog, ma il sistema me lo impedisce. Quando clicco segui, esce la scritta:" Impossibile seguire il blog". Mi dispiace, ma non capisco quale sia il problema. Grazie per aver postato questa bella poesia, in qualche modo la natura riesce sempre a sorprenderci. Buona giornata.
RispondiEliminaMi meraviglia che ci siano 10 iscrizioni.Buona giornata.
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