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IVAN TRINKO

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padre della Benecia

martedì 31 dicembre 2024

FVG NOTIZIE BELLE E BRUTTE DEL 2024



Con 47 donatori per 130 trapianti di organo solido nel 2024, il Sistema regionale trapianti (Srt) Friuli Venezia Giulia si posiziona ai vertici nazionali per il dono e il numero di interventi eseguiti

SPORT atleti olimpici a paralimpici:Michela Battiston, Luca Braidot, Stefania Buttignon, Elena Cecchini, Jana Germani, Alice Gnatta, Jonathan Milan, Manlio Moro, Mara Navarria, Alex Ranghieri, Matteo Restivo, Giulia Rizzi, Antilai Sandrini, Asya Tavano, Veronica Toniolo, Sintayehu Vissa.  E ancora Katia Aere, Federico Mestroni, Giada Rossi, Matteo Parenzan, Davide Franceschetti e Marco Frank.
I friulani leggono molti libri,il FVG è tra i primi posti per la lettura!


Il turismo è in forte aumento!






Morti per annegamento nel Natisone a Premariacco(Patrizia, Bianca e Cristian)



Tanti incidenti stradali e in montagna 



omicidi

morti per malattie 





morti
 per intossicazioni da monossido di 
carbonio 

rapine e accoltellamenti 



tempi di attesa per  e prestazioni sanitarie (visite.operazioni,trattamenti...) 

molto lunghe con il SSN




E tante altre notizie
ci ho messo oggi tutto il pomeriggio


BUON CENONE SAN
SILVESTRO!!!







Statistiche FVG

 

 lI residenti in Friuli Venezia Giulia al 31.12.2023 sono 1.195.792, con un’età media di 48,4 anni. I residenti nati nel 2023 sono 7.072, gli ultracentenari 646, mentre la classe d’età più numerosa è quella dei nati nel 1964, con 20.692 persone. I nomi più diffusi tra i neonati sono Leonardo, Mattia e Tommaso per i maschi e Sofia, Aurora ed Emma per le femmine. I cittadini stranieri residenti al 31.12.2023 sono 121.522 e rappresentano il 10,2% della popolazione, concentrati principalmente nel Pordenonese e nei grandi centri urbani. Monfalcone è il comune con più stranieri residenti in termini percentuali (31,9%), Trieste in termini assoluti (24.422). Sono 52 i comuni con meno di 1.000 abitanti, di cui il più piccolo è Drenchia, che ne conta 101.

Popolazione e società I residenti in Friuli Venezia Giulia al 31.12.2023 sono 1.195.792, con un’età media di 48,4 anni. I residenti nati nel 2023 sono 7.072, gli ultracentenari 646, mentre la classe d’età più numerosa è quella dei nati nel 1964, con 20.692 persone. I nomi più diffusi tra i neonati sono Leonardo, Mattia e Tommaso per i maschi e Sofia, Aurora ed Emma per le femmine. I cittadini stranieri residenti al 31.12.2023 sono 121.522 e rappresentano il 10,2% della popolazione, concentrati principalmente nel Pordenonese e nei grandi centri urbani. Monfalcone è il comune con più stranieri residenti in termini percentuali (31,9%), Trieste in termini assoluti (24.422). Sono 52 i comuni con meno di 1.000 abitanti, di cui il più piccolo è Drenchia, che ne conta 101. La speranza di vita alla nascita nel 2023 è pari a 81,1 anni per i maschi e a 85,7 per le femmine ed è nuovamente in linea con i dati pre-pandemici. Nel 2023 il livello di soddisfazione per lo stato della propria salute conta il 17,3% delle persone molto soddisfatte ed il 62,5% abbastanza soddisfatto (per un totale di soddisfazione pari al 79,8%), e si mantiene superiore al dato nazionale; risulta in diminuzione il numero di fumatori (-3,2%) e di persone che consumano alcolici fuori pasto (-2,5%). L’80,3% dei cittadini assume quotidianamente una colazione adeguata e per il 68,1% il pranzo costituisce il pasto principale; inoltre, il 76,8% assume da 2 a 4 porzioni al giorno di frutta e verdura, il 6,9% 5 e più porzioni. Si mantengono alti i dati relativi alle donazioni di sangue, con il FVG al secondo posto tra le regioni per numero di donazioni con 66,4 ogni mille abitanti e al primo posto per numero di donatori con 38,5 donatori ogni mille abitanti. Buono anche il numero di donazioni di organi: 31,8 per milione di abitanti, rispetto ad una media italiana di 28,2. Aumenta il ricorso al numero di pubblica utilità 1522 contro la violenza e lo stalking, con 517 utenti che hanno chiesto aiuto per sé o per altre persone (nel 2022 erano stati 327). Tramite le indagini annuali presso le famiglie, l’ISTAT rileva la percezione di alcuni problemi relativi alla zona in cui si vive, come il traffico, il rischio di criminalità o la sporcizia delle strade. Anche nel 2023 ognuno dei possibili problemi rilevati è meno sentito in FVG rispetto alla media nazionale: il problema più avvertito sono le cattive condizioni stradali, riportate come molto o abbastanza presenti dal 37,1% delle famiglie in FVG contro il 50,2% a livello nazionale. Seguono il traffico (32,1%), la scarsa illuminazione stradale (27,4%) e la difficoltà di parcheggio (27,2%).

BOTTI DI CAPODANNO, IL VIDEO-DECALOGO OIPA PER PROTEGGERE CANI E GATTI

La leggenda del vischio

 

La leggenda del vischio



C'era una volta, in un paese tra i monti, un vecchio mercante. L'uomo viveva solo, non si era mai sposato e non aveva piu' nessun amico.

Il vecchio mercante si girava e rigirava, senza poter prendere sonno.
Uscì di casa e vide gente che andava da tutte le parti verso lo stesso luogo. Qualche mano si tese verso di lui. Qualche voce si levò:
- Fratello, - gli gridarono - non vieni?
Fratello, a lui fratello? Lui non aveva fratelli. Era un mercante e per lui non c'erano che clienti: chi comprava e chi vendeva. Per tutta la vita era stato avido e avaro e non gli importava chi fossero i suoi clienti e che cosa facessero.
Ma dove andavano?
Si mosse un po' curioso. Si unì a un gruppo di vecchi e di fanciulli. Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli! Ma il suo cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello. Quante volte li aveva ingannati? Piangeva miseria per vender più caro. E speculava sul bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare. No, lui non poteva essere fratello di quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita. Eppure tutti gli camminavano a fianco. Ed era giunto, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme.
Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote, anche i poveri avevano qualcosa. E lui non aveva niente, lui che era ricco.
Arrivò alla grotta insieme con gli altri; s'inginocchio insieme agli altri. - Signore, - esclamò - ho trattato male i miei fratelli. Perdonami.
E cominciò a piangere.
Appoggiato a un albero, davanti alla grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò. Alla prima luce dell'alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline. Era nato il vischio.




lunedì 30 dicembre 2024

AUGURI A TUTTI

   

 


Bon an
 Srečno novo leto 
Ein gutes neues Jahr 
AUGURO A TUTTI I MIEI FOLLOWERS , A QUELLI CHE MI LEGGONO ,A CHI PASSA PER CASO UN 2025 SERENO,FELICE,CON TANTA SALUTE E SOPRATTUTTO PACE IN FAMIGLIA E NEL MONDO.AUGURI!!! DA OLGICA

 


Saluti da Monteaperta/Viškorša

 

Sveta Trojica/Santissima Trinità

 Monteaperta (Viškorša in sloveno, Montviarte o Monviarte in friulano), anche chiamata la piccola Cortina[1][2], è una frazione di 219 abitanti del comune italiano di Taipana, in provincia di Udine.

Un tempo chiamata Campo di Miglio, poi Monteaperto, infine Monteaperta, questo villaggio, una volta Villa indipendente (citato nell'ispezione canonica del 10 giugno 1737 come Villa di Monteaperta) che comprendeva anche le frazioni di Cornappo, di Ponte Sambo e di Debellis, è attualmente compreso nel comune di Taipana della provincia di Udine, in Friuli-Venezia Giulia, che è distante 3,93 chilometri. Fa parte dell'Iter Aquileiense o Cammino Celeste, un passo o via di pellegrinaggio, con una lunghezza totale di 360 km, che collega il santuario di Maria Saal (Austria) e Brezje (Slovenia) ad Aquileia, in Italia.https://it.wikipedia.org/wiki/Monteaperta


dal mio vecchio blog
foto da fb di Gianni Albertini

giovedì 26 dicembre 2024

26 Dicembre Santo Stefano

da wikipedia

 l 26 dicembre è il 360º giorno del calendario gregoriano (il 361º negli anni bisestili). Mancano 5 giorni alla fine dell'anno.

Santo del giorno: Santo Stefano primo martire.

Aforisma di Dicembre

In una notte cupa di dicembre
Troppo felice albero felice
I tuoi rami non ricordano più
La loro verde felicità.
(John Keats)



--
Almanacco | Giovedì 26 dicembre: accadde oggi, compleanni, santo e proverbio del giorno
https://www.pisatoday.it/social/almanacco-giovedi-26-dicembre-2024.html  © PisaToday

Il giorno di Santo Stefano, chiamato anche Festa di Santo Stefano, è un giorno santo cristiano per commemorare Santo Stefano, il primo martire o protomartire cristiano, celebrato il 26 dicembre nella cristianità occidentale e il 27 dicembre nella cristianità orientale. Le chiese ortodosse orientali che aderiscono al calendario giuliano segnano il giorno di Santo Stefano il 27 dicembre secondo quel calendario, che lo colloca il 9 gennaio del calendario gregoriano utilizzato in contesti secolari. Nelle denominazioni cristiane latine, il giorno di Santo Stefano è il secondo giorno dei Dodici Giorni di Natale.

Intorno all'anno 36 d.C. Stefano protomartire fu accusato di blasfemia dal sinedrio e condannato alla lapidazione. Uno dei suoi principali inquisitori fu Saulo di Tarso, che poi diventerà San Paolo.

Nel mondo

Il giorno di Santo Stefano è una festa nazionale in AustriaCittà del VaticanoCroaziaDanimarcaGermaniaIrlandaItaliaRomaniaSan Marino e Svizzera italiana.

L'Italia lo rese festivo nel 1949, laddove in precedenza era un normale giorno lavorativo, sulla scia dell’usanza del Boxing Day portata dopo la guerra dai soldati britannici delle forze di occupazione angloamericane;la Chiesa cattolica lo celebra altresì come festa religiosa, ancorché non di precetto, come invece è in Germania e altri Paesi germanofoni. Il motivo del giorno festivo in Italia, non richiesto dalla Chiesa cattolica nonostante la fama del santo, è da ricercarsi nell'intento di prolungare la vacanza del Natale, creando due giorni festivi consecutivi, emulando il caso del Lunedì dell'Angelo, informalmente Pasquetta, festa non religiosa, ma che allungava la Pasqua. Prima del 1949 le due giornate erano giorni lavorativi, con le banche e gli uffici aperti.

da wikipedia





 


martedì 24 dicembre 2024

AUGURI AUGURI

 


UN TEMPO A NATALE

 

UN TEMPO A NATALE

 Una persona anziana mi ha raccontato come si festeggiava una volta  il Natale e le altre feste a casa sua. La sua mamma era molto impegnata nella stalla, tanti figli e parenti ai quali pensare.Quello che ha impresso chiaramente sono tutte le messe alle quali doveva partecipare,anche a fare il chierichetto.Il giorno di Natale /Božič sul spolert c'era sempre il brodo di gallina ,la mamma apriva qualche vaso di verdure messe sotto aceto,preparava la "paača" un pane di mais cotto sotto alla cenere e i grandi bevevano un bicchiere di vino nero "american".Sua sorella, che era la maggiore, se il papà portava dal bosco un abete/brina o qualche pianta di ginepro lo addobbava con mele,caramelle,biscotti,mandarini,ma non durava integro fino a Natale.Non c'era usanza di fare regali ai bambini,al massimo noci-kulini ,nocciole-liešniki.


Kaj smo jedli dan bot za Božič Cosa si mangiava un tempo per Natale

Dan bot po majši polnočni ,smo jedli tripe bokinove ali od ovce tou kropu za se ogrieti,ker tou cjerkui ni bluo horkuo.
Un tempo,dopo la messa di mezzanotte,si mangiava le trippe di manzo o di pecora in brodo per scaldarsi,perchè in chiesa faceva freddo.

Le trippe (mulice) di nonna Maria
Ingredienti:
500 gr di trippe,sajin(strutto)1 cipolla (čebula),1 strok di luk (spicchio di aglio),1 carota (koranj),sedano,formaggio vecchio grattugiato,brodo (krop),sale e pepe.
Preparazione:
lessare le trippe per 4 ore se di manzo,tagliarle a listarelle,preparare un soffritto con  strutto, cipolla,sedano e carota tagliata a pezzettini e l'aglio.Soffriggere le trippe mescolandole accuratamente per circa 10 minuti,aggiungere il brodo e far bollire a fuoco lento fino a completa cottura di tutti gli ingredienti,alla fine aggiungere il formaggio grattugiato.
immagine da google

La paača di nonna Maria
La paača è un cibo povero della Terska dolina ormai dimenticato e si cucinava sotto la brace.Era dolce o salato e poteva avere anche un ripieno a seconda della stagione.
Per Natale lo si faceva dolce col ripieno di noci(kulini),nocciole (liešniki) e castagne (kostanji).

Ricetta 
Fare un impasto con 400 gr di farina di mais e di frumento,miele o zucchero,burro o strutto,latte tiepido o panna (smetana) ,2 uova,sale e lievito.
Fare una sfoglia di 4sottile,mettere il ripieno di noci o nocciole o castagne lessate tritate,1 uovo,grappa e zucchero.Arrotolare come un salsicciotto e spennellarlo con l'uovo sbattuto.
Nonna Maria quando lo cucinava sotto alla brace lo avvolgeva nelle foglie di castagno.
Infornare a 190° e cuocere per 50 minuti.
E' ottima per colazione.

spolert costruito con i mattoni si trovava in ogni cucina
 http://ilfogolar.blogspot.it/2011/11/polenta-di-lidia.html
Per Natale tiravano il collo a una vecchia gallina e facevano il brodo.La carne si mangiava raramente,solo per le feste religiose, per la sagra e per le partorienti.
Le verdure erano le solite invernali,patate,fagioli,rape,carote e verze.
I bambini mangiavano noci,nocciole,castagne secche e mele,chi aveva soldi comprava mandarini.
da google

NATALE-BOŽIČ

Villanova delle grotte-Zavarh
presepio fatto da Roberta

  NATALE 

Sei nato nel mucchio d’ombra,Signore,
per narrare il sorgere del giorno,
per essere luce che avvolge,
mano che strappa le spine
ed il pianto del cuore.

Puro fra la terra offesa
benedici il nostro andare,
sparpagli la semina di Dio
tra sterpeti e silenzio,
passi nelle nostre tenebre
per farci fiorire ai piedi
zolle di primule.

Vieni tra lupi e pecore,
case abbandonate e gelo,
per aprire un suono di campane,
occhi di stelle e parole divine
che vivono nel tuo cuore.

Stacchi dal tuo saldo ceppo
fior di luce e amore di Dio
a chi cammina nel buio.

Porti via i venti intrisi di lacrime,
le cieche caverne del male
dove brucia la tristezza
che ci veste.

Paghi con i fiori
gli occhi stanchi e le povertà
che ti pregano,Signore.

Viljem Černo

dal Med Nami del 2001

Guglielmo Cerno, conosciuto anche come Viljem Černo (Lusevera24 luglio 1937 – Lusevera22 luglio 2017), è stato un saggistapoetainsegnante ed etnografo italiano della minoranza slovena.

Cerno è considerato uno dei protagonisti della vita culturale, associativa e politica degli sloveni in Italia, specificatamente della Slavia friulana[1][2], tanto da venir appellato con il titolo di “čedermac della Benecia”[3][4].https://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_Cerno



basta guerre

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Giulio siamo noi

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