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I. Nievo

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martedì 16 settembre 2025

UDINE

Di Gian77 - Opera propria,, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=27430515
Un tempo capoluogo del Friuli.Udine (Udin in friulano), è un comune italiano di 98 304 abitanti del Friuli-Venezia Giulia, principale città del Friuli e seconda per abitanti nella regione dopo Trieste.

Territorio

La città è situata al centro della regione storica friulana. Dista, in linea d'aria, poco più di 20 km dalla Slovenia, e circa 54 km dall'Austria. Ciò la pone in una posizione strategica, presso l'intersezione delle direttrici europee est-ovest (Corridoio V o Mediterraneo) e nord-sud (Via Iulia Augusta, ora riconosciuta dal Unione europea come parte del Corridoio Baltico-Adriatico, sulla via che porta verso l'Austria e verso l'est europeo.

Sorge nell'alta pianura, a pochi chilometri dalla fascia collinare, ed è costeggiata dal torrente Cormor a ovest e dal torrente Torre ad est. Al centro della città si trova in un colle isolato, in cima al quale è situato il castello: secondo la leggenda il colle è stato edificato da Attila per ammirare l'incendio che lui stesso provocò alla città di Aquileia. In realtà si pensava che fosse formato da rocce conglomeratiche antiche più di 100 000 anni, mentre recenti scavi archeologici hanno dimostrato che si tratta di un rilievo artificiale, privo di rocce.

Origini del nome

Giovanni Frau ipotizza che "Udine" derivi da un toponimo pre-latino, una formazione dalla radice *oudh-/*udh- («mammella» o «colle») seguita da un suffisso non del tutto chiaro. Prime attestazioni sono Udene (983) e Utinum (latinizzazione da Ud-; attorno al 1000). Un'altra possibile etimologia è la derivazione da varianti longobardo-sassoni del teonimo "Odino" (scandinavo Odhinn, longobardo Guodan] sassone Uoden), dio supremo nel ramo settentrionale della religione germanica. Infatti, i Longobardi, un raggruppamento di popoli di origine germanica che includeva i Longobardi veri e propri e un vasto numero di Sassoni, tra gli altri, attorno al VI secolo si insediarono a partire da questa zona prima di espandersi nel resto del Nord Italia (Lombardia in senso lato). Non a caso Cividale del Friuli era un importante centro di questa popolazione. Si noti anche come il nome sloveno della città, Videm, sia un ipercorrettismo sviluppato nel XIX secolo sulla base di toponimi identici in Slovenia, laddove il nome precedente, e più proprio, della città in sloveno era Vidan.

Capitale della regione storica del Friuli, è abitata sin dal neolitico[14], epoca alla quale risalgono i resti di un antico Castelliere che si sviluppava attorno al colle del castello circa 3500 anni fa[15]. Nonostante ritrovamenti archeologici risalenti al I secolo a.C. testimonino la sua esistenza anche in epoca romana[16], la città di Udine accrebbe la sua importanza grazie al declino di Aquileia prima e di Cividale poi.

Citata in occasione della donazione del castello cittadino da parte dell'imperatore Ottone II nel 983 con il nome di Udene, dal 1222 divenne una delle residenze dei Patriarchi di Aquileia, grazie al patriarca Bertoldo di Andechs, che si trasferì da Cividale a Udine in seguito a un terremoto che lesionò la sua residenza (25 dicembre). Per la sua centralità fu sempre preferita dai patriarchi, che vi fecero in seguito erigere il palazzo patriarcale. Nel XIV secolo Udine divenne la città più importante della regione per il commercio e i traffici, a scapito di Aquileia e Cividale del Friuli. Il 7 giugno 1420, in seguito alla guerra tra Venezia e il Patriarcato di Aquileia, la città venne conquistata dalle truppe veneziane, segnando la caduta e la fine del potere temporale dei patriarchi. Famiglia nobile friulana di riferimento per conto della Serenissima fu quella dei Savorgnan, il cui stemma divenne, di fatto, quello della città.

La guerra civile del 1511

La città di Udine fu interessata, a partire dal 27 febbraio 1511, da una guerra civile passata alla storia con il nome di "crudel zobia grassa", che si rivelò sanguinosa e che si estese presto a tutto il Friuli. Ad aggravare le condizioni della popolazione fu, nei giorni immediatamente successivi, un violento terremoto in seguito al quale si svilupparono numerosi incendi e il crollo del castello cittadino. Da ultima, la peste determinò un ulteriore peggioramento della situazione.[17] Legata alla zobia grassa è l'origine della versione friulana di Romeo e Giulietta, ovvero la storia di due giovani amanti, Lucina e Luigi, appartenenti alle famiglie rivali dei Savorgnan e dei Da Porto.

Dal dominio veneziano alla prima guerra mondiale

Tina Modotti, attrice, fotografa e rivoluzionaria, nel film del 1920 Pelle di tigre
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Repubblica di Venezia.

Sotto il dominio della Repubblica di Venezia dal 1420 al 1797, Udine divenne la quinta città della Repubblica per importanza e popolazione e lo fu sino alla fine del XVIII secolo[19]. Con la Caduta della Repubblica di Venezia, Udine divenne francese per via delle campagne napoleoniche. In seguito alla Restaurazione, Udine vide il passaggio al Regno Lombardo-Veneto, stato posto sotto la sovranità dell'allora Impero austriaco.

Nel 1848, durante la prima guerra d'indipendenza, la città insorse contro gli austriaci insieme con il resto del Friuli. Venne creato un Governo Provvisorio a Palmanova sotto la guida del generale Carlo Zucchi. L'esercito asburgico prese Palmanova, incendiò molti paesi vicini e, infine, bombardò Udine, che capitolò. Queste vicende vennero appassionatamente raccontate dalla scrittrice Caterina Percoto, testimone oculare dei fatti.
Nel 1866, al termine della Terza guerra d'Indipendenza, ci fu l'annessione al Regno d'Italia.

Dalla prima guerra mondiale alla fine del Novecento

Gaetano Perusini, neuropsichiatra, scopritore insieme ad Alois Alzheimer della malattia di Alzheimer

Durante la prima guerra mondiale Udine fu, fino alla disfatta di Caporetto, sede dell'alto Comando supremo militare italiano, tanto da ricevere l'appellativo di "capitale della guerra". Dal 17 agosto 1915 era sede anche del II Gruppo (poi 2º Gruppo volo). L'ospedale psichiatrico di Sant'Osvaldo, a pochi chilometri dal comando militare delle operazioni di guerra, era stato trasformato nel 1916 in un ospedale militare. I malati di mente vennero trasferiti in altri ospedali italiani ma l'ospedale ospitava comunque un migliaio di degenti, in parte militari.

Proprio nei pressi dell'ospedale si costituì un deposito di munizioni. Il 27 agosto del 1917 alle ore 11.00 il deposito di munizioni esplose, causando un disastro del quale non venne mai riconosciuto il numero esatto delle vittime civili e militari e che causò la completa distruzione delle abitazioni di una vastissima zona, della chiesa di Sant'Osvaldo e dell'asilo di Sant'Osvaldo. Il disastro, causato probabilmente dalla sottovalutazione del pericolo di stoccaggio di munizioni e gas da parte dei militari italiani, passò sotto censura da parte delle autorità militari, peraltro in quei mesi presenti in città per dirigere la guerra, e viene ricordato dalla popolazione udinese con il nome di "scoppio di Sant'Osvaldo" o "la Polveriera di Sant'Osvaldo".[20] Meno di due mesi dopo seguì la disfatta di Caporetto, il 24 ottobre 1917.

Nel primo dopoguerra la città divenne capoluogo della Provincia del Friuli, che comprendeva l'allora provincia di Gorizia (fino al 1927), e le attuali province di Pordenone (fino al 1968) e Udine. Dopo l'8 settembre 1943 venne posta sotto la diretta amministrazione militare del III Reich nell'ambito del Zona d'operazioni del Litorale adriatico che cessò con la fine dell'occupazione tedesca nell'aprile 1945. Il 6 maggio 1976 la città venne colpita dal disastroso terremoto del Friuli. Sebbene a Udine il numero delle vittime non fosse elevato, il comune e la cittadinanza contribuirono in modo sostanziale alla ricostruzione, organizzando gli aiuti alla popolazione colpita. In seguito al disastroso terremoto venne nominato dal governo italiano commissario per la Protezione civile Giuseppe Zamberletti. Proprio in quella occasione nacque una moderna e organizzata Protezione civile italiana.ù

da https://it.wikipedia.org/wiki/Udine

11 commenti:

  1. Bonjour Olga
    Superbe page
    Me voilà avec la chaleur, elle est bien de retour ici
    Je passe voir si tout va bien pour toi ?..
    De retour de la déchetterie (végétaux)faut bien
    Merci de tes gentilles visites.
    Passe un bon mardi.. Bisous💋 Ton @mie *Shirley*

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  2. Hai messo in evidenza molte ottiche di questa splendida città. Grazie.
    Un caro saluto

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  3. It looks like a nice place :-D

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  4. Thanks for sharing useful and historic information about that lovely Italian town.

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  5. Bonsoir♥Olga ♥
    Je passe te souhaiter
    Une belle fin de journée
    Et une douce soirée
    Prend soin de toi
    Byzz de moi ♥Ton amie♥

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  6. Boa quarta-feira para você, minha amiga Olga.

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  7. A lovely place with lots of history.

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  8. Ciao Olga, hai descritto un posto molto bello con una storia meravigliosa, ti auguro una buona settimana, cordiali saluti!

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  9. Udine foi a cidade onde o grande jogador brasileiro Zico jogou.

    Nova tirinha publicada. 😺

    Abraços 🐾 Garfield Tirinhas Oficial.

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  10. Amo immensamente Udine. Ha abitato lì per un decennio una mia amica e vi ho soggiornato un paio di estati. Grazie per quest'articolo così esaustivo! Buona giornata.

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