Cerca nel blog

DESCRIZIONE BLOG

Qui si parla del Friuli multietnico, dei luoghi,foto,video curiosità,articoli dai giornali e tanto altro.E’ una regione a Statuto speciale tutelata dalla legge per le minoranze linguistiche che prevede cartellonistica plurilingue,leggi speciali,scuole con l’insegnamento delle lingue minoritarie,radio,Tv giornali ecc.

citazione

citazione
I. Nievo

traduttore

👋Lettori fissi ❤️

Visualizzazione post con etichetta articolo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta articolo. Mostra tutti i post

mercoledì 10 settembre 2025

Con il progetto Itinerant quattro nuovi percorsi di terapia forestale

 


Lo studio di almeno quattro nuovi percorsi nei boschi – due nelle Valli del Natisone, uno a Resia e uno nelle Valli del Torre – in grado di portare benefici alla salute, fisica e psichica, di chi li percorre secondo l’approccio medico della terapia forestale. È uno dei risultati attesi del progetto Itinerant, finanziato da un bando Interreg Italia – Slovenia,  presentato lo scorso 29 agosto allo Slovenski kulturni dom di San Pietro al Natisone. L’Istituto per la cultura slovena – ha spiegato nell’introduzione Sandro Quaglia, coordinatore della struttura DMO Benecia, braccio operativo dell’Istituto per il settore turistico – sarà chiamato a gestire questa parte del progetto che ha come lead partner il Parco delle Prealpi Giulie. Gli studi sui nuovi percorsi saranno realizzati in collaborazione con l’associazione Nascemed e con la cooperativa Eco&Salute. Si punta ad arricchire quindi l’offerta di questi percorsi nelle valli a ridosso del confine, in cui il sentiero delle cascate di Kot, primo percorso di terapia frorestale in Italia, continua a richiamare numerosi visitatori da Con il progetto Itinerant quattro nuovi percorsi di terapia forestale - NoviMatajur

domenica 7 settembre 2025

A PROSSENICCO C'E'UN NUOVO MUSEO

 Prossenicco, frazione di Taipana, ha vissuto sabato 16 agosto una giornata importante nella sua estate contrassegnata, come in molti dei paesi delle Valli del Cornappo e delle vallate vicine, dal ritorno delle persone che vivono altrove ma lì hanno ancora una casa. Nel pomeriggio è stata infatti inaugurata una casa-museo, voluta dalla Pro loco Amici di Prossenicco (una delle due Pro loco del paese). Artefici della raccolta museale, davvero piena di fotografie, oggetti e testimonianze che raccontano la vita del paese di un tempo (“Quello che troverete qui è ciò che ci è stato raccontato, tramandato, vissuto, attraverso le chiacchiere all’osteria o nei racconti sussurrati al caldo di uno spoiler. 

Storie che sono passate di bocca in bocca, da una generazione all’altra, magari cambiate un po’ con il tempo, ma sempre piene di quel calore che solo il racconto orale sa dare” si legge in uno scritto all’entrata del museo), sono Gregorio Simiz, presidente della Pro loco, e Loris Serafini. “Vogliamo far conoscere la storia di un paese dove, chi più chi meno, tutti sono emigrati” ha detto il primo durante l’inaugurazione. E infatti una sala è dedicata proprio al tema dell’emigrazione, mentre altre raccontano la vita contadina, la scuola, i momenti di festa, il terremoto del 1976. Serafini da parte sua ha sottolineato come il progetto sia stato iniziato anni fa ma poi interrotto. Il problema era il luogo, infine trovato in una casa abbandonata da anni, acquistata e recuperata dallo stesso Serafini. Quindi la raccolta e l’esposizione di fotografie e documenti “per chiudere un cerchio, per ridare volto a un passato che ci appartiene”. 

Dietro a questo c’è stato un grande lavoro e un importante impegno economico, tenuto conto che, ha tenuto a precisare Serafini, “non c’è stato alcun sostegno dell’amministrazione comunale, né economico né morale.” Un progetto che non è concluso ma continua, visto che altro materiale nel frattempo viene raccolto e che si pensa di aggiungere, alle scritte in italiano, quelle in inglese e soprattutto in sloveno.

dal Novi Matajur

(m.o.)

venerdì 17 gennaio 2025

Andare a scuola in Italia non è uguale da tutte le parti. E questo è un grosso problema

 

immagine da OrizzonteScuola

Secondo l'Istat, il divario del livello di istruzione tra i territori è più grande che mai. Nessuna politica è riuscita a invertire la rotta. Alla faccia dell'uguaglianza

Non c'è pace per la scuola italiana. Poco tempo fa, l'Ocse metteva nero su bianco le difficoltà degli italiani nella comprensione del testo e nella soluzione dei problemi, inserendo il nostro Paese tre le posizioni più basse nella classifica dell'indagine. Ma questi dati vengono messi sotto una luce ancora più tagliente se si guarda ai dati dell'Istat, in particolare del suo rapporto sulle difficoltà dei ragazzi nei contesti urbani. I numeri dell'analisi non sono confortanti: nell’anno scolastico 2022/23 in Italia la percentuale di studenti del quinto anno delle superiori con competenze insufficienti raggiunge il 49,3% per quelle alfabetiche e il 50% per quelle numeriche. Il confronto con il passato è impietoso: gli studenti cosiddetti “low performer” sono aumentati rispetto all’anno scolastico 2018/2019: +13,7 punti percentuali per le competenze alfabetiche e +10,8 punti per quelle numeriche.

Non si è riusciti a colmare il divario ancora presente tra i diversi territori: nell’anno scolastico 2022/2023, nella città metropolitana di Roma e in quelle del Mezzogiorno la quota di studenti delle scuole superiori che non raggiungono livelli adeguati di competenze è superiore alla media italiana. Gli svantaggi più significativi si rilevano a Napoli (66,8%), Reggio Calabria e Palermo (61%) per quelle alfabetiche e, per quelle numeriche, ancora Napoli (70,2%), poi Palermo (68,1%) e Catania (65,4%).

C'è poi la “difficoltà nella difficoltà”, evidenziata in tutto il report, dei ragazzi stranieri: se nel 2022, nelle città metropolitane, l'85,4% dei giovani tra i 20 e i 24 anni ha conseguito almeno il diploma delle scuole secondarie di secondo grado, questo valore scende al 53,5% per i ragazzi con cittadinanza straniera. 

continua https://www.wired.it/article/scuola-nord-sud-divario-istat-classifiche-dati/