IL PANCOTTO
Qui si parla del Friuli multietnico, dei luoghi,foto,video curiosità,articoli dai giornali della minoranza slovena e tanto altro.Nella mia regione si parla il friulano,lo sloveno e il tedesco.E’ una Regione a Statuto speciale tutelata dalla legge per le minoranze linguistiche che prevede cartellonistica plurilingue,leggi speciali,scuole con l’insegnamento delle lingue minoritarie,trasmissioni radio e Tv giornali ecc
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sabato 16 novembre 2024
LA PANADE
IL PANCOTTO
Valli del Torre in un clic sul portale turismofvg.it
Villanova delle grotte- Zavarh |
Un altro tassello si aggiunge nella promozione strutturata delle Valli del Torre a livello turistico.
Il Gruppo di azione locale Torre Natisone ha implementato l’azione 2.5 della strategia di sviluppo locale 2014-2022, informatizzando in modo funzionale le risorse territoriali e turistiche presenti sul territorio. A tal fine è stata realizzata una piattaforma web informativa dell’area Valli del Torre, raggruppata insieme a quella delle Valli del Natisone, che è stata integrata all’interno del portale turistico regionale turismofvg.it.
Attraverso le attività previste dall’azione 2.5, il Gal Torre Natisone ha curato i contenuti della nuova piattaforma web, e di conseguenza arricchito il portale turismofvg.it, con 10 nuovi punti d’interesse per ognuno dei comuni coinvolti.
I punti d’interesse turistici consistono in risorse del territorio legate a storia, arte, cultura, natura e attività all’aperto. Ogni punto d’interesse o itinerario dispone di una scheda descrittiva tradotta in inglese e in tedesco, corredata da alcune fotografie collegate. Al momento manca la traduzione in sloveno.
L’offerta turistica dell’area Valli del Torre, che comprende il territorio dei comuni di Lusevera, Taipana, Nimis, Attimis, Faedis, Tarcento e Magnano in Riviera, è consultabile all’indirizzo turismofvg.it/it/gal/valli-del-torre.
Che anche sul sito di turismofvg.it l’area delle Valli del Torre sia stata raggruppata, a un livello più alto, insieme a quella delle Valli del Natisone, è certo di buon auspicio.
L’iniziativa non potrà che fare sistema con le iniziative di Dmo Benečija, la struttura operativa dell’Inštitut za slovensko kulturo/ Istituto per la cultura slovena aps, che da San Pietro al Natisone/Špietar si occupa dell’implementazione e del coordinamento dell’offerta turistica nelle Valli del Natisone, del Torre, del Canal del Ferro e della Valcanale. (Luciano Lister)
dal Dom
venerdì 15 novembre 2024
Obbligo di gomme invernali o catene
Dal 15 novembre 2024 scatta l'obbligo di gomme invernali o catene a bordo anche sulle strade montane del Friuli Venezia Giulia. Una dotazione obbligatoria anche sulle autostrade.
Friuli Venezia Giulia Strade e Anas comunicano che dal 15 novembre 2024 e fino al 15 aprile 2025 sarà vigente anche sulle strade regionali del territorio montano l’obbligo per tutti gli autoveicoli di essere muniti di pneumatici invernali o avere a bordo mezzi antisdrucciolevoli idonei alla marcia su neve e ghiaccio. Edit: C'è una grande novità che riguarda l'entrata in vigore dell'uso dei dispositivi invernali: dal 15 novembre 2024 si possono montare in alternativa anche le calze da neve. Il Ministero dei trasporti, infatti, dopo undici anni, ne ha omologato l'utilizzo: le calze da neve sono state equiparate di fatto alle catene metalliche. Per tutte le informazioni sulla possibilità di usare le calze da neve, vedi qui
La misura serve a garantire la massima sicurezza e fluidità alla circolazione stradale anche in condizioni meteorologiche avverse nel corso della stagione invernale. Infatti durante tale periodo alcuni tratti della rete viaria in gestione a FVG Strade sono soggetti alla formazione di ghiaccio e a precipitazioni nevose e fenomeni di pioggia ghiacciata che possono condizionare la sicurezza dei viaggiatori, oltreché il regolare flusso del traffico. In questo modo, inoltre, si intende evitare che i veicoli in difficoltà possano eventualmente produrre blocchi della circolazione che rendano di conseguenza difficoltoso, se non impossibile, l’espletamento dei servizi di emergenza, sgombero neve e pubblica utilità-
Internet e il blog
DA QUANDO E' NATO QUESTO BLOG HO AVUTO PROBLEMI:
i miei amici non riescono ad iscriversi perchè quando si clicca segui appare la scritta NON E' POSSIBILE SEGUIRE IL BLOG.
La stessa cosa succede anche ad altri blog.Questo è internet!
Ho chiesto a Fabrizio Castelli,Aranzulla , Forum Blogger ma non ho risolto nulla.
Le differenze
No guerra
Sotto il monte CROSTIS
foto di Suzi in fb
Il monte Crostis (Crostis in friulano, Crostas nella variante locale di Tualis, Crostes nella variante di Ravascletto) è una montagna delle Alpi Carniche, alta 2.251 m, nella regione alpina della Carnia, in provincia di Udine. Meta di molti escursionisti, in quanto dalla sua cima si gode di un panorama su tutte le Alpi Carniche, fino alle Alpi Giulie a est e alle Dolomiti a ovest, molto interessante è la strada Panoramica delle Vette al termine della salita da Tualis.
La salita è una delle più dure della Alpi e della Carnia dopo lo Zoncolan, caratterizzata da una pendenza media di circa il 10% ed una lunghezza di 14 km.
Il 21 maggio 2011 era previsto il transito sul monte durante la quattordicesima tappa del Giro d'Italia ma, in seguito alla decisione dell'UCI arrivata soltanto il giorno prima, gli organizzatori furono costretti a modificare il percorso, vista l'impossibilità per le autovetture delle squadre di percorrere la strada in discesa al seguito dei ciclisti e quindi garantire una gestione sportiva ottimale in sicurezza della corsa
da wikipedia
giovedì 14 novembre 2024
ALESSIA E LE SUE CAPRE
A TAIPANA
mercoledì 13 novembre 2024
FRICO FRIULANO
Il frico è un piatto a base di formaggio di varie stagionature, accompagnato nella sua versione morbida da patate e cipolla. Considerato la preparazione più tipica del Friuli e della cucina friulana, è riconosciuto tra i prodotti agroalimentari tradizionali friulani e giuliani. È diffuso anche nella vicina Slovenia ed in Carinzia, dove prende il nome di frika.
Questo piatto è stato descritto per la prima volta con il nome di "caso in patellecte" dal maestro Martino da Como, cuoco del patriarca di Aquileia, cardinale Ludovico Trevisan, nella sua opera De Arte Coquinaria verso la metà del XV secolo. Fino alla fine dell'Ottocento il termine in uso aveva l'accento sull'ultima vocale: fricò. Tra la metà Ottocento e soprattutto nel Novecento la lingua italiana ha contaminato il friulano parlato ed, essendo rare in italiano le parole tronche, gradualmente l'accento venne retrocesso.
Si tratta di formaggio cotto in padella con burro o lardo. Si presenta in due versioni: friabile o morbido.
Entrambi si possono servire sia come antipasto che come secondo. Sebbene oggi il frico sia visto come un piatto festivo, tradizionalmente la sua preparazione era finalizzata al recupero dei ritagli di formaggio (strissulis), sottili strisce dall'aspetto simile a mozzarella, parte in eccesso dopo la sagomatura delle forme di formaggio.
Il frico friabile o croccante è molto sottile ed è fatto di solo formaggio (generalmente montasio) che viene fritto nel suo burro. Facile da sagomare è ottimo per delle terrine di funghi o fonduta di montasio. Può essere servito anche come snack.
Il frico morbido si prepara con del formaggio, patate, cipolle (di solito varietà dorata), si presenta come una grossa frittata ed è servito con la polenta.
Si prende del formaggio stagionato (montasio, latteria o malga) da 6 a 12 mesi e lo si grattugia o si taglia a pezzi. Si fa scaldare una padella di ferro unta leggermente (o un tegamino antiaderente) e vi si sparge in uno strato sottile ed uniforme una manciata di formaggio, le cipolle e le patate (a seconda delle dimensioni della padella e della quantità di formaggio, lo strato sarà pressoché circolare con un diametro dai 10 ai 15 centimetri). Si schiaccia con una paletta per far uscire il grasso in eccesso e, quando è dorato, lo si stacca con cura (per non romperlo) dal tegame e lo si fa rosolare dall'altro lato. Togliere dalla padella e far raffreddare su una carta assorbente da cucina.
Ne risulta un biscotto di formaggio friabile e molto saporito. Nella tradizione la cottura avveniva sulla stufa a legna; su fuochi a gas o elettrici si ottengono comunque ottimi risultati.
da wikipedia
14 NOVEMBRE giornata mondiale del DIABETE
La Giornata Mondiale del Diabete
Lanciata nel 1992 la Giornata Mondiale del Diabete è un’iniziativa della Federazione Internazionale del Diabete (IDF) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) creata in risposta all’incidenza crescente del diabete nel mondo. Il dicembre 2006 l’assemblea generale delle Nazione Unite ha adottato la risoluzione 61/225 che sancisce la Giornata Mondiale del Diabete come giornata ufficiale dell’ONU e riconosce il diabete come “una malattia cronica, invalidante e costosa che comporta gravi complicanze”.
Il progetto della Giornata Mondiale del Diabete prevede due distinti target di riferimento: la popolazione che non conosce il diabete, le istituzioni.
Comunicare il diabete a chi non lo ha non è semplice. Si tratta di una malattia con diverse forme (le principali sono il diabete tipo 1 e il tipo 2).
Chi non lo conosce ha due urgenti bisogni:
- sapere come riconoscere il tipo 1 per evitare possibili ritardi nella diagnosi, principalmente nel caso di bambini e giovani;
- prevenire il più possibile il diabete tipo 2, valutando il rischio di potersi ammalare.
Ecco quindi che due semplici sintomi, tanta sete e tanta pipì possono permettere di individuare precocemente il diabete tipo 1 e il questionario findrisk permette invece di capire che rischio si ha di diventare diabetici di tipo 2 entro 10 anni.
dal web
basta guerre
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