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IVAN TRINKO

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sabato 16 novembre 2024

LA PANADE


 IL PANCOTTO

🍲 una minestra oggi disprezzata che invece è un modo sano e gustoso per utilizzare gli avanzi del pane.
Si mette a bollire in acqua salata, o nel brodo, il pane tagliato a fettine, lasciando cuocere a fuoco basso, circa mezzora.
Quando il pane avrà assorbito completamente il liquido, schiacciatelo con una forchetta in modo che si sfaldi e diventi cremoso. Poi, fuori dal fuoco si condisce con un buon olio crudo e una spolverata abbondante di parmigiano.

Valli del Torre in un clic sul portale turismofvg.it

Villanova delle grotte- Zavarh



 Un altro tassello si aggiunge nella promozione strutturata delle Valli del Torre a livello turistico.

Il Gruppo di azione locale Torre Natisone ha implementato l’azione 2.5 della strategia di sviluppo locale 2014-2022, informatizzando in modo funzionale le risorse territoriali e turistiche presenti sul territorio. A tal fine è stata realizzata una piattaforma web informativa dell’area Valli del Torre, raggruppata insieme a quella delle Valli del Natisone, che è stata integrata all’interno del portale turistico regionale turismofvg.it.

Attraverso le attività previste dall’azione 2.5, il Gal Torre Natisone ha curato i contenuti della nuova piattaforma web, e di conseguenza arricchito il portale turismofvg.it, con 10 nuovi punti d’interesse per ognuno dei comuni coinvolti.

L’offerta turistica dell’area Valli del Torre, che comprende il territorio dei comuni di Lusevera, Taipana, Nimis, Attimis, Faedis, Tarcento e Magnano in Riviera, è consultabile all’indirizzo turismofvg.it/it/gal/valli-del-torre.




venerdì 15 novembre 2024

Obbligo di gomme invernali o catene



 Dal 15 novembre 2024 scatta l'obbligo di  gomme invernali o  catene a bordo anche sulle strade montane del Friuli Venezia Giulia. Una dotazione obbligatoria anche sulle autostrade.

Friuli Venezia Giulia Strade e Anas comunicano che dal 15 novembre 2024 e fino al 15 aprile 2025 sarà vigente anche sulle strade regionali del territorio montano l’obbligo per tutti gli autoveicoli di essere muniti di pneumatici invernali o avere a bordo mezzi antisdrucciolevoli idonei alla marcia su neve e ghiaccio. Edit: C'è una grande novità che riguarda l'entrata in vigore dell'uso dei dispositivi invernali: dal 15 novembre 2024 si possono montare in alternativa anche le calze da neve. Il Ministero dei trasporti, infatti, dopo undici anni, ne ha omologato l'utilizzo: le calze da neve sono state equiparate di fatto alle catene metalliche. Per tutte le informazioni sulla possibilità di usare le calze da neve, vedi qui

La misura serve a garantire la massima sicurezza e fluidità alla circolazione stradale anche in condizioni meteorologiche avverse nel corso della stagione invernale. Infatti durante tale periodo alcuni tratti della rete viaria in gestione a FVG Strade sono soggetti alla formazione di ghiaccio e a precipitazioni nevose e fenomeni di pioggia ghiacciata che possono condizionare la sicurezza dei viaggiatori, oltreché il regolare flusso del traffico. In questo modo, inoltre, si intende evitare che i veicoli in difficoltà possano eventualmente produrre blocchi della circolazione che rendano di conseguenza difficoltoso, se non impossibile, l’espletamento dei servizi di emergenza, sgombero neve e pubblica utilità-

https://www.friulioggi.it/

Internet e il blog


 DA QUANDO  E' NATO QUESTO BLOG HO AVUTO PROBLEMI:

i miei amici non riescono ad iscriversi perchè quando si clicca segui appare la scritta NON E' POSSIBILE SEGUIRE IL BLOG.

La stessa cosa succede anche ad altri blog.Questo è internet!

Ho chiesto a Fabrizio Castelli,Aranzulla , Forum Blogger ma non ho risolto nulla.


Le differenze


 LE DIFFERENZE SONO UNA RICCHEZZA !

No guerra

 


Sotto il monte CROSTIS




 



foto di Suzi in fb

Il monte Crostis (Crostis in friulanoCrostas nella variante locale di TualisCrostes nella variante di Ravascletto) è una montagna delle Alpi Carniche, alta 2.251 m, nella regione alpina della Carnia, in provincia di Udine. Meta di molti escursionisti, in quanto dalla sua cima si gode di un panorama su tutte le Alpi Carniche, fino alle Alpi Giulie a est e alle Dolomiti a ovest, molto interessante è la strada Panoramica delle Vette al termine della salita da Tualis.

La salita è una delle più dure della Alpi e della Carnia dopo lo Zoncolan, caratterizzata da una pendenza media di circa il 10% ed una lunghezza di 14 km.

Il 21 maggio 2011 era previsto il transito sul monte durante la quattordicesima tappa del Giro d'Italia ma, in seguito alla decisione dell'UCI arrivata soltanto il giorno prima, gli organizzatori furono costretti a modificare il percorso, vista l'impossibilità per le autovetture delle squadre di percorrere la strada in discesa al seguito dei ciclisti e quindi garantire una gestione sportiva ottimale in sicurezza della corsa

da wikipedia


giovedì 14 novembre 2024

ALESSIA E LE SUE CAPRE


 A TAIPANA

⛰️, un paese di montagna di 600 abitanti con 6 frazioni in provincia di Udine, vive Alessia. La sua azienda,Azienda Agricola Zore (http://www.zoreformaggi.it/), è stata censita dal Ministero delle politiche agricole come agricoltura eroica, quella appunto delle aree difficili da coltivare. Ci sono giovani che se ne vanno in giro per il mondo e altri che vogliono restare. Alessia è una di quelle che non solo restano, ma che scelgono l'agricoltura, o in questo caso l'allevamento, per tutelare il territorio dall'abbandono e dallo spopolamento. La sua storia ci parla di un'impresa da vera eroina, perchè non si accontenta di guardare le montagne da lontano ma decide di abitarle e costruirci il proprio futuro. Dopo la laurea in Scienze naturali capisce che la sua strada è l'allevamento: «Ero appassionata di capre e così ho iniziato ad informarmi sull'allevamento caprino. Vedevo in quest'attività un'ottima opportunità per recuperare il mio territorio. Recuperare prati e pascoli che in questi 40 anni sono stati abbandonati. In questo caso non è solo abitare sul posto ma è anche fare qualcosa di concreto per l'ambiente e il paesaggio.»
E così 15 anni fa inizia a costruire la sua azienda, mattone dopo mattone (non solo in senso metaforico!) perchè lei, la sua azienda l'ha davvero costruita tra quei pascoli abbandonati da troppo tempo. Oggi alleva un centinaio di capre, produce formaggi nel caseificio aziendale e vende direttamente i suoi prodotti. Quando le chiedo quali prospettive ha per il futuro, mi dice «il mio grande sogno è che la mia azienda possa essere d'esempio per altri giovani. Mi piacerebbe che ci fossero altre due o tre realtà agricole con le quali creare un insieme di aziende che promuovano questo territorio». Insomma possiamo dire che Alessia ha le sue montagne nel cuore e che ha davvero deciso di non abbandonarle!
da: Essere contadine ,,, storie di giovani donne in agricoltura










da fb

mercoledì 13 novembre 2024

FRICO FRIULANO


 Il frico  è un piatto a base di formaggio di varie stagionature, accompagnato nella sua versione morbida da patate e cipolla. Considerato la preparazione più tipica del Friuli e della cucina friulana, è riconosciuto tra i prodotti agroalimentari tradizionali friulani e giuliani. È diffuso anche nella vicina Slovenia ed in Carinzia, dove prende il nome di frika.

Questo piatto è stato descritto per la prima volta con il nome di "caso in patellecte" dal maestro Martino da Como, cuoco del patriarca di Aquileia, cardinale Ludovico Trevisan, nella sua opera De Arte Coquinaria verso la metà del XV secolo. Fino alla fine dell'Ottocento il termine in uso aveva l'accento sull'ultima vocale: fricò. Tra la metà Ottocento e soprattutto nel Novecento la lingua italiana ha contaminato il friulano parlato ed, essendo rare in italiano le parole tronche, gradualmente l'accento venne retrocesso.

Si tratta di formaggio cotto in padella con burro o lardo. Si presenta in due versioni: friabile o morbido.

Entrambi si possono servire sia come antipasto che come secondo. Sebbene oggi il frico sia visto come un piatto festivo, tradizionalmente la sua preparazione era finalizzata al recupero dei ritagli di formaggio (strissulis), sottili strisce dall'aspetto simile a mozzarella, parte in eccesso dopo la sagomatura delle forme di formaggio.

Il frico friabile o croccante è molto sottile ed è fatto di solo formaggio (generalmente montasio) che viene fritto nel suo burro. Facile da sagomare è ottimo per delle terrine di funghi o fonduta di montasio. Può essere servito anche come snack.

Il frico morbido si prepara con del formaggio, patate, cipolle (di solito varietà dorata), si presenta come una grossa frittata ed è servito con la polenta.

Si prende del formaggio stagionato (montasio, latteria o malga) da 6 a 12 mesi e lo si grattugia o si taglia a pezzi. Si fa scaldare una padella di ferro unta leggermente (o un tegamino antiaderente) e vi si sparge in uno strato sottile ed uniforme una manciata di formaggio, le cipolle e le patate (a seconda delle dimensioni della padella e della quantità di formaggio, lo strato sarà pressoché circolare con un diametro dai 10 ai 15 centimetri). Si schiaccia con una paletta per far uscire il grasso in eccesso e, quando è dorato, lo si stacca con cura (per non romperlo) dal tegame e lo si fa rosolare dall'altro lato. Togliere dalla padella e far raffreddare su una carta assorbente da cucina.

Ne risulta un biscotto di formaggio friabile e molto saporito. Nella tradizione la cottura avveniva sulla stufa a legna; su fuochi a gas o elettrici si ottengono comunque ottimi risultati. 

da wikipedia


14 NOVEMBRE giornata mondiale del DIABETE

 La Giornata Mondiale del Diabete



Lanciata nel 1992 la Giornata Mondiale del Diabete è un’iniziativa della Federazione Internazionale del Diabete (IDF) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) creata in risposta all’incidenza crescente del diabete nel mondo. Il  dicembre 2006 l’assemblea generale delle Nazione Unite ha adottato la risoluzione 61/225 che sancisce la Giornata Mondiale del Diabete come giornata ufficiale dell’ONU e riconosce il diabete come “una malattia cronica, invalidante e costosa che comporta gravi complicanze”.

Il progetto della Giornata Mondiale del Diabete prevede due distinti target di riferimento: la popolazione che non conosce il diabete, le istituzioni.

Comunicare il diabete a chi non lo ha non è semplice. Si tratta di una malattia con diverse forme (le principali sono il diabete tipo 1 e il tipo 2).

Chi non lo conosce ha due urgenti bisogni:

  1. sapere come riconoscere il tipo 1 per evitare possibili ritardi nella diagnosi, principalmente nel caso di bambini e giovani;
  2. prevenire il più possibile il diabete tipo 2, valutando il rischio di potersi ammalare.

Ecco quindi che due semplici sintomi, tanta sete e tanta pipì possono permettere di individuare precocemente il diabete tipo 1 e il questionario findrisk permette invece di capire che rischio si ha di diventare diabetici di tipo 2 entro 10 anni.

dal web

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