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Qui si parla del Friuli multietnico, dei luoghi,foto,video curiosità,articoli dai giornali e tanto altro.E’ una regione a Statuto speciale tutelata dalla legge per le minoranze linguistiche che prevede cartellonistica plurilingue,leggi speciali,scuole con l’insegnamento delle lingue minoritarie,radio,Tv giornali ecc.

citazione

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I. Nievo

traduttore

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venerdì 1 novembre 2024

Ognissanti e la commemorazione dei defunti in Fvg

 


Si celebra giorno 1 novembre la festa di Ognissanti, seguita dalla commemorazione dei defunti il 2 novembre. Ecco le tradizioni, le credenze e qualche piccola curiosità del nostro territorio su queste due storiche ricorrenze religiose

Ognissanti e la commemorazione dei defunti in Fvg

Novembre è alle porte ed è proprio giorno 1 che si celebra la festa cristiana di Ognissanti, seguita dalla commemorazione dei defunti il 2 novembre. Ecco qualche curiosità del nostro territorio su queste due ricorrenze religiose.

Le credenze in Friuli Venezia Giulia

Come si legge su blog di Aldo Rossi, dedicato, fra le altre cose, alle notizie dalla Carnia e dal Friuli Venezia Giulia, nel Friuli di un tempo era credenza diffusa che la sera di Ognissanti e la notte dei Morti le anime andassero a visitare le case “vagando per i corridoi, intrufolandosi negli angoli, soggiornando in quei luoghi che erano stati più cari in vita”.

Dopo queste visite le anime erano solite a raccogliersi nel corteo dei morti anche detto la “danza dei muarz” e insieme raggiungevano il camposanto, scomparendo tra i tumuli. Un altro carattere tipico era il “fuc voladi“, ovvero l’anima senza pace di un defunto desiderosa di essere liberata con le preghiere. A tal riguardo, in Friuli Venezia Giulia, si credeva che chi era talmente sfortunato di incappare in uno di questi tristi spiriti ne sarebbe stato perseguitato per il resto della sua esistenza.

Le tradizioni in Friuli Venezia Giulia

Il folclore regionale riguardo a queste due ricorrenze storiche ha conservato aspetti che riportano ad antichi riti pagani; in particolare al Capodanno celtico con cui condivide il rispetto e l’ospitalità nei confronti delle anime dei defunti. Mescolando cucina e tradizione, diffusa era anche la pratica per cui ogni famiglia nel giorno di Ognissanti dispensasse al popolo una quantità di pane a seconda della propria agiatezza. 

Ognissanti e la commemorazione dei defunti in Fvg

„Il cibo, simbolo di vita, elargito in nome dei defunti, veniva ricambiato con preghiere a suffragio della vita eterna. A Trieste, ma anche Gorizia e Udine, veniva largamente consumata la fava (legume) in minestra il giorno della commemorazione dei defunti. Inoltre, era tradizione preparare biscotti per i santi e per i defunti e le tipiche favette.“

Da un mio vecchio blog


UN'ECCELENZA FRIULANA

Franco Della Negra ha incontrato il Presidente della Repubblica per ricevere la nomina di Alfiere della Repubblica. Lo studente, 19 anni compiuti da pochi giorni è residente a Majano. Il 19enne si è diplomato con lode al Liceo scientifico G. Marinelli di Udine, dopo aver ottenuto la media del 10 nell'ultimo quadriennio.  Dopo la maturità ha scelto la facoltà di informatica per proseguire gli studi. Si è iscritto alla Sapienza di Roma ed è stato ammesso al collegio universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani

Studente del Marinelli nominato da Mattarella "Alfiere del lavoro"
https://www.udinetoday.it/scuola/franco-della-negra-alfiere-repubblica.html
© UdineToday

poesia di Patrizia Cavalli

 

PATRIZIA CAVALLI

OGNI BELLA GIORNATA DI NOVEMBRE

Ogni bella giornata di novembre
è quasi sempre un’occasione persa.
La luce ha fretta
la luce di novembre non aspetta,
ci pensi sopra e non è più in offerta.
E ci si illanguidisce alla promessa
di una felicità, ah, più che certa
se solo avessi avuto l’accortezza
di predisporre il giusto materiale: 
un giro inconcludente in bicicletta
e labbra sfaccendate da baciare.

(da Pigre divinità e pigra sorte, Einaudi, 2006)

https://cantosirene.blogspot.com/

NOVEMBRE

 


Novembre è l'undicesimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano e il terzo e ultimo mese dell'autunno nell'emisfero boreale e della primavera nell'emisfero australe. Conta 30 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile.

Il nome deriva dal latino novembernovembris, derivato a sua volta da novemnove[1], perché era il nono mese del calendario romano, che incominciava con il mese di marzo.[2]

In questo mese si ricordano i defunti[3], sicché novembre è soprannominato anche «mese dei morti», per il progressivo avanzare dell'oscurità e perdita di vitalità della natura.

segni zodiacali del mese di novembre sono lo Scorpione (dal 23 ottobre al 22 novembre) e il Sagittario (dal 23 novembre al 21 dicembre).

I primi giorni del mese possono essere caratterizzati da un breve periodo di belle giornate, culminanti l'11 novembre, giorno conosciuto come estate di san Martino per l'improvvisa mitezza del clima.[4] Il poeta Giovanni Pascoli ha dedicato all'incanto di questo fenomeno, singolare quanto fugace e illusorio, un componimento in versi intitolato 

Il primo di novembre ricorre la solennità di Ognissanti e il giorno seguente la Commemorazione dei defunti[3].

Il 7 novembre è l'anniversario della rivoluzione d'ottobre.

Il 27 di novembre ricorre la Festa della Madonna della Medaglia miracolosa.


da wikipedia


giovedì 31 ottobre 2024

CIVIDALE-GEMONA.-TRIESTE

 

da https://www.balcanicaucaso.org/Media/Fumetti-di-Zograf/Cividale-Gemona-Trieste/cividale1

Frase del giorno

 

Frase del giorno 

Mangio, dunque sono. Perché non solo siamo quello che mangiamo, ma se non mangiamo, non siamo e non pensiamo. (Bud Spencer) dal web

Iz Ljubljane v Benečijo - Da Lubiana in Benecia

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Qui si parlerà del Friuli,foto,usanze,lingue e molto altro.Vi aspetto numerosi.

OLGICA

arrivederci ottobre

 


Tutti i Santi

 

Sousi Sveti - Vahti - Sasvati -Tutti i Santi

opera dell'artista di Zavarh-Villanova delle grotte
Dario Pinosa "2 Novembre"



Il giorno di tutti i Santi, noto anche come Ognissanti, è una festa cristiana che celebra insieme la gloria e l'onore di tutti i Santi (siano o non siano stati canonizzati).

La solennità del calendario liturgico romano (in latinoSollemnitas Omnium Sanctorum) cade il 1º novembre(seguita il 2 novembre dalla Commemorazione dei Defunti), ed è una festa di precetto, che prevedeva anche una vigilia e un'ottava nel calendario anteriore alla riforma liturgica voluta dal concilio ecumenico Vaticano II.


Za Vahte (Sousi Sveti) tou Terski dolini gospodinje skuhajo "ocikano"


In Alta Val Torre per i Santi è tradizione preparare la "ocikana"

A Monteaperta - Viškorša questo piatto si chiama "polenta polita"(polenta condita)

A Rezija/Resia (Lischiazze) era usanza preparare il pane detto "bohajimčic e donarlo a suffragio delle anime

*Vahti: parola di origine germanica e deriva dal medio alto tedesco wahte (guardia,controllo)

Una volta - Dan bot :Vahti- Ognissanti e il giorno dei morti

Il giorno di Tutti i Santi - Vahti ,le persone che avrebbero suonato tutta la notte le campane per ricordare i morti,al pomeriggio andavano per le case a chiedere cibo per la cena di mezzanotte.Tutti donavano farina,formaggio,vino,burro ecc.
Dalla sera  i suonatori suonavano fino alle 24,poi sosta per la cena e si continuava a suonare fino alle 6 del mattino.Il giorno dei morti la gente portava i fiori sulle tombe.Alla sera si cucinava la "ocikana"(gnocchi di polenta conditi con burro fuso e formaggio latteria grattuggiato).

videoricetta ocikana http://bardo-lusevera-news.blogspot.it/2015/10/blog-post_19.html

Sousi Sveti - Vahti - Sasvati -Tutti i Santi






Il giorno di tutti i Santi, noto anche come Ognissanti, è una festa cristiana che celebra insieme la gloria e l'onore di tutti i Santi (siano o non siano stati canonizzati).

La solennità del calendario liturgico romano (in latinoSollemnitas Omnium Sanctorum) cade il 1º novembre(seguita il 2 novembre dalla Commemorazione dei Defunti), ed è una festa di precetto, che prevedeva anche una vigilia e un'ottava nel calendario anteriore alla riforma liturgica voluta dal concilio ecumenico Vaticano II.


Za Vahte (Sousi Sveti) tou Terski dolini gospodinje skuhajo "ocikano"


In Alta Val Torre per i Santi è tradizione preparare la "ocikana"

A Monteaperta - Viškorša questo piatto si chiama "polenta polita"(polenta condita)

A Rezija/Resia (Lischiazze) era usanza preparare il pane detto "bohajimčic e donarlo a suffragio delle anime

*Vahti: parola di origine germanica e deriva dal medio alto tedesco wahte (guardia,controllo)

Una volta - Dan bot :Vahti- Ognissanti e il giorno dei morti

Il giorno di Tutti i Santi - Vahti ,le persone che avrebbero suonato tutta la notte le campane per ricordare i morti,al pomeriggio andavano per le case a chiedere cibo per la cena di mezzanotte.Tutti donavano farina,formaggio,vino,burro ecc.
Dalla sera  i suonatori suonavano fino alle 24,poi sosta per la cena e si continuava a suonare fino alle 6 del mattino.Il giorno dei morti la gente portava i fiori sulle tombe.Alla sera si cucinava la "ocikana"(gnocchi di polenta conditi con burro fuso e formaggio latteria grattuggiato).




 
ocikana

mercoledì 30 ottobre 2024

The Low Carb Diabetic: The Stirling doctor who changed the lives of diabe...

The Low Carb Diabetic: The Stirling doctor who changed the lives of diabe...: Dr Sheila Reith was inspired to create the diabetic pen after helping her daughter with injections photo credit - Pride of Britain Awards It...

lunedì 28 ottobre 2024

Non privilegi, ma giustizia

 


Dall’incontro tra la presidente della Slovenia, Nataša Pirc Musar, in visita a San Pietro al Natisone, e i sindaci dei comuni della provincia di Udine nei quali è tutelata la lingua slovena, alla presenza dell’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, sono emersi alcuni spunti interessanti sui quali lavorare per tentare di risollevare le sorti della Benecia.

Il presidente della Comunità di montagna del Natisone e Torre, Antonio Comugnaro, ha chiesto la defiscalizzazione, cioè di togliere le tasse a singoli, famiglie e imprese per rendere conveniente vivere e operare sul territorio della Benecia. Questo perché, a suo dire, tutte le misure fin qui adottate non sono state in grado di fermare lo spopolamento e il conseguente degrado.
Il vicesindaco di Drenchia, Michele Coren, ha chiesto di prendere in seria considerazione la possibilità di costituire un Gect (Gruppo europeo di cooperazione territoriale) tra la fascia confinaria della provincia di Udine e l’alta valle dell’Isonzo in Slovenia, sul modello di quello già operativo tra Gorizia – Nova Gorica – Šempeter e di quello di imminente costituzione sul Carso.
Il sindaco di Taipana, Alan Cecutti, ha chiesto fondi Interreg ai quali i piccoli Comuni dell’area transfrontaliera possano attingere in via diretta.
Tutte e tre le richieste non sono inedite. Nuova è, invece, la motivazione. «Convenienza non è il termine corretto. Bisognerebbe parlare piuttosto di pari opportunità con chi vive in città e in pianura », ha affermato Comugnaro. Non privilegi, dunque, ma «ristabilire una condizione di giustizia».
Appropriato anche il riferimento all’articolo 21 della legge di tutela, che prevede misure economiche straordinarie per lo sviluppo delle aree della provincia di Udine nelle quali è presente la comunità slovena. Lo ha ricordato lo stesso assessore Roberti.
In pratica, una legge dello Stato già riconosce interventi finanziari speciali per la Benecia e si tratta, quindi, solo di trovare la volontà politica per contrastare davvero lo spopolamento di un territorio penalizzato fin dal 1866, dall’ingresso nel Regno d’Italia, proprio a causa della lingua slovena parlata dalla popolazione locale.
È davvero questione di giustizia.
Ezio Gosgnach dal Dom

domenica 27 ottobre 2024

PREGHIERA PER LA PACE

 




O Regina del Monte Santo di Lussari,
che da oltre seicento anni vegli dal luogo dove s’incontrano i tre popoli d’Europa: il latino, lo slavo ed il tedesco, conserva il tesoro della pace, sospiro di ogni cuore, dono di Dio agli uomini di buona volontà.
Fa che i popoli d’Europa s’incontrino in fraterna intesa nella stima e rispetto vicendevole, nello sviluppo della comune civiltà cristiana. Benedici tutti coloro che accorrono ai tuoi piedi e, nelle diverse lingue, ma con la stessa fede e con lo stesso amore, Ti lodano e Ti esaltano come Madre di Dio e Madre nostra.
O Vergine fedele, aiuto dei cristiani, illumina gli erranti nella fede e fa che tutti i tuoi figli d’Europa cerchino con buona volontà la verità nella carità, perché la Chiesa di Cristo, secondo la preghiera del tuo divino Figlio Gesù, sia una, Madre a tutti di grazia e di salvezza.
Madonna di Monte Lussari, Regina d’Europa, prega per noi!
dal web

venerdì 25 ottobre 2024

Madonna con bambino. La pala d'altare di Micottis (Lusevera)

Se passeggiate tra Lusevera e Micottis non potete evitare di imbattervi in tutta una serie di bellissimi lavatoi. Uno di essi prende il nome di Podinkona, dall'ancona votiva posta proprio sopra di esso. Qui per decenni è stato esposto un dipinto ad olio dell'Ottocento, raffigurante la Madonna con il bambino, che a causa di umidità e sbalzi termici ha subito ingenti danni. Recentemente, esso è stato tolto da tale ubicazione, restaurato e ricollocato presso la chiesa parrocchiale di San Giorgio di Lusevera. In questo breve filmato Silvia Vandel Heuvel di Esedra Restauro e Conservazione (Udine) ci parla del processo di restauro, finanziato dalla Fondazione Friuli grazie all'interessamento della Parroccha di Lusevera.

torna l'ora solare

 


La notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre tornerà in vigore l'ora solare: in particolare alle ore 3 di domenica 27 bisognerà portare indietro di un'ora le lancette; si dormirà dunque un'ora in più. La sera farà buio prima e al mattino farà luce prima, ma ad ogni modo le ore di luce complessive andranno inevitabilmente a calare fino al giorno del solstizio d'inverno, data oltre la quale le giornate riprenderanno ad allungarsi con l'avvio dell'inverno astronomico. L'ora legale rientrerà poi in vigore domenica 30 marzo 2025, sempre alle ore 3:00.

LE CONSEGUENZE DEL CAMBIO D'ORA - La più evidente è che si potrà dormire un'ora in più, anche se può non sempre essere vero; diversi studi hanno dimostrato che alcuni soggetti possono svegliarsi sempre allo stesso momento. Possibili altri effetti: 

  1. Qualcuno potrà lamentare disturbi come insonnia, sonno interrotto e difficoltà ad addormentarsi.

  2. All'inizio il cambio d'ora avrà ripercussioni sul concentrarsi per via di un aumento della sonnolenza. 

  3. Alcune persone potrebbero avere più difficoltà ad adattarsi al nuovo ritmo. Di conseguenza aumenterebbe lo stress. 

  4. La richiesta di cibo da parte del nostro corpo non sarebbe sincronizzata con l'effettivo orario dei pasti.

  5. IO PREFERISCO L'ORA ATTUALE!!!



AUTUNNO NELLE VALLI DEL NATISONE


 




foto di Susi Pertot

giovedì 24 ottobre 2024

IL FRIULI VENEZIA GIULIA : le #regioni d'#italia - #geografia

IL MEDIOEVO

 



Il Medioevo

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Dopo il crollo dell'Impero Romano d'Occidente


 il Friuli entrò a far parte del Regno di  Odoacre  e successivamente di quello ostrogoto di  Teodorico . La riconquista  bizantina  voluta dal grande  Giustiniano  ( 535 - 553 ) fu, per la Regione, di breve durata: nel  568  i  Longobardi  la occuparono.

La capitale venne spostata a  Forum Iulii , fortificata nel corso del Medioevo per poter resistere ad altri barbari. In epoca longobarda Forum Iulii si impone come il più importante e popoloso centro della Regione e, nei secoli successivi, mutò il suo nome in quello di  Cividale del Friuli . La città, prima ancora di perdere definitivamente la sua denominazione latina, diede a sua volta il proprio nome all'intero territorio. Con successivi passaggi linguistici infatti, il nome Forum Iulii, sulla bocca delle popolazioni friulane di allora, si trasformò in Friûl e si estese fino ad indicare la totalità del ducato longobardo friulano.

I Longobardi lasciano un profondo segno nella storia del Friuli, creando un forte  ducato , che fin dalle sue origini rivestì una funzione militare e politica di primo piano nell'ambito del  regno longobardo . Durante tutta la sua esistenza, il Ducato del Friuli si configurerà come una vera e propria barriera contro le minacce degli  Avari  e degli  Slavi . Tale funzione strategica fu intuita fin dagli albori del dominio longobardo: il Ducato del Friuli fu infatti il ​​primo ad essere costituito in  Italia  e lo stesso  Alboino  volle affidarlo al nobile  Gisulfo , suo parente e braccio destro. Non a caso, molti duchi del Friuli divennero anche re dei Longobardi. Fra questi,  Rachis  (prima metà dell' VIII secolo ), sovrano di ampia cultura e profondamente religioso, fu un convinto sostenitore del processo di fusione fra l'elemento germanico e quello romano o romanizzato che oramai sia in Friuli che nel resto dell'Italia longobarda poteva considerarsi pienamente realizzato. L'adozione della  religione cattolica  ( VII secolo ) e della  lingua latina  avevano infatti permesso ai  Longobardi  di integrarsi con le popolazioni autoctone e di partecipare attivamente allo sviluppo, anche civile e culturale, del territorio. Longobardi del Friuli furono anche  Astolfo , successore di Rachis prima come duca del Friuli, poi come re d'Italia, e infine lo storico  Paolo Diacono , autore della  Historia Langobardorum  e professore di grammatica latina presso la corte di  Carlo Magno .

Alla dominazione Longobarda seguì quella  franca , che iniziò a partire dagli ultimi decenni dell'VIII secolo . I Franchi riorganizzarono il Ducato del Friuli su base comitale e lo inserirono nel  Regnum Italicum . Fu poi trasformato in  Marca del Friuli  nell'846 . A cavallo tra i secoli  IX  e  X  il Friuli fu coinvolto nella lotta per il controllo d'Italia, quando il  marchese  Berengario  si fece incoronare prima  re d'Italia  nell' 888  e quindi  imperatore del Sacro Romano Impero  nel  915 . Il Friuli estese allora il suo territorio sino al  lago di Garda , mentre la capitale veniva spostata a  Verona , costituendo la  Marca di Verona e Aquileia . Con lo smembramento dello Stato carolingio ( IX secolo ) assunse sempre maggior importanza per i destini del Friuli la componente germanica dell'Impero. Le invasioni degli  Ungari , col loro strascico di devastazioni, caratterizzano in negativo il X secolo dei territori friulani.

Il 3 aprile del  1077  è un dato particolarmente significativo per la storia del Friuli: in questa giornata infatti l'imperatore  Enrico IV  concesse al Patriarca  Sigeardo di Beilstein , per la sua fedeltà al potere imperiale, la marca del Friuli con prerogative ducali: nasce lo  Stato patriarcale di Aquileia  (chiamato a partire dal  XIII secolo  Patria del Friuli ). Tale linea filo-imperiale, seguita anche dai successori di Sigeardo, che per lungo tempo saranno tutti di origine germanica, permise loro di consolidare il potere temporale, che oltre a tale regione inclusa per alcuni periodi - in epoche diverse - anche  Trieste , l' L'Istria , la  Carinzia , la  Stiria  e il  Cadore . La Patria del Friuli si impone ben presto come una delle più ampie e potenti formazioni politiche dell'Italia del tempo, dotandosi, fin dal  XII secolo , anche di un  Parlamento , espressione massima della civiltà friulana sotto il profilo istituzionale. Tale organismo prevedeva una rappresentanza assembleare anche dei comuni e non solo dei nobili e del clero. La vita di questa istituzione si protrasse per oltre sei secoli, mantenuta persino sotto la dominazione veneziana, anche se in parte svuotata di potere: si riunirà infatti per l'ultima volta nel  1805 . Sarà abolita da  Napoleone Bonaparte .

A partire dal  1273 , con la nomina dell'Arcivescovo  Raimondo della Torre  a Patriarca di Aquileia incomincia l'egemonia della potente famiglia lombarda dei  Della Torre  che metterà solide radici in Friuli e lo utilizzerà come base per le incursioni in terra lombarda contro i  Visconti  nella la loro lotta per il possesso della  Signoria  di  Milano . Il Patriarca  Marquardo di Randeck  ( 1365-1381 ) raccolse tutte le leggi emanate in precedenza nella  Constitutiones Patriae Foriiulii , ossia  Le leggi fondamentali della Patria del Friuli . L'attuale Cividale del Friuli sarà sede della Patria del Friuli fino al  1238 , anno in cui il Patriarca si trasferirà a  Udine  dove farà costruire un grande palazzo, per sé e per i propri successori. Udine assumerà in tal modo sempre maggiore importanza divenendo col tempo il più importante centro istituzionale del Friuli.

wikipedia continua  https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_Friuli