Qui si parla del Friuli multietnico, dei luoghi,foto,video curiosità,articoli dai giornali della minoranza slovena e tanto altro.Nella mia regione si parla il friulano,lo sloveno e il tedesco.E’ una Regione a Statuto speciale tutelata dalla legge per le minoranze linguistiche che prevede cartellonistica plurilingue,leggi speciali,scuole con l’insegnamento delle lingue minoritarie,trasmissioni radio e Tv giornali ecc Slide orchidee selvatiche
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mercoledì 15 gennaio 2025
🍪Una ricetta veloce per i baci di cocco🍪
L’avvento della Valcanale è denso di preparativi, tra l’altro anche per la radicata consuetudine di infornare biscotti da regalare ad amici e persone care. Negli anni scorsi abbiamo svelato la ricetta dei Vanillekipferl, quest’anno vi presentiamo la facile ricetta dei baci al cocco (Kokosbusserl).
Servono tre albumi a temperatura ambiente, 200 grammi di zucchero a velo, 200 grammi di farina di cocco e un cucchiaino di succo di limone.
E' mancato Daniele Verzetti Rockpoeta
agoradelrockpoeta.blogspot.comL'Agorà
Apprendo stamattina che è mancato all'improvviso DANIELE VERZETTI Rockpoeta
Da quando sono qui in blogosfera molti amici ci hanno lasciato lasciando un vuoto.
Daniele Verzetti è nato a Genova nel 1967. Laureato in giurisprudenza, scrive poesie dall'età di vent'anni. Finora ha pubblicato tre libri di poesie "Il vento, lo spirito e tu" (2003), "La Terrazza" (2005) e "Pallottoliere Bianco (2011) Rockpoeta è un marchio registrato e tutte le mie poesie sono protette SIAE.
RIP Daniele!
domenica 12 gennaio 2025
Slavia zona franca fiscale, la proposta va al Governo
Le aree interne montane, colpite da gravi fenomeni di spopolamento, diventino «zone franche» con agevolazioni ed esenzioni fiscali, semplificazioni burocratiche, incentivi ai giovani che vogliono intraprendere attività economiche, in primis l’agricoltura, e sostegni alle famiglie che decidano di trasferirvi la residenza. Lo aveva proposto, in occasione della visita a S. Pietro al Natisone della presidente della Repubblica di Slovenia, Nataša Pirc Musar, Antonio Comugnaro, presidente della Comunità di montagna del Natisone e Torre. Le sue parole, il 29 novembre scorso, hanno trovato una importante eco non solo nell’Assemblea italiana della Confederazione italiana agricoltori (una delle principali organizzazione di categoria degli imprenditori del settore primario), ma anche nelle parole che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato per l’occasione: «Lo spopolamento delle aree interne e montane può essere contrastato da rigenerazioni agricole. Produzioni innovative possono dare occasioni di impiego ai giovani».
«La società intera deve essere consapevole e accompagnare l’impegno dei produttori agricoli. La salubrità dei cibi che mangiamo, la qualità dei prodotti destinati al mercato, l’integrità e la cura di territori che costituiscono la nostra bellezza e ricchezza passano dal quotidiano lavoro e dalle capacità progettuali del mondo dell’agricoltura», ha concluso il Capo dello Stato.
L’appello della Cia – che nella Slavia è rappresentata dalla Kmečka zveza –, non è estemporaneo; diverrà presto una precisa proposta politica da sottoporre al governo Meloni. «Ѐ ora – ha affermato Cristiano Fini, presidente nazionale della Cia – di passare dalle parole ai fatti, con la predisposizione di una strategia unica a livello nazionale che arresti lo spopolamento in queste zone, che soffrono, come ha sottolineato Mattarella, per la rarefazione dei servizi, lo smantellamento delle vecchie infrastrutture e una generale margi-nalizzazione che mette a rischio il 60% del territorio italiano, incidendo negativamente sui diritti di cittadinanza di circa 13 milioni di nostri concittadini, molti dei quali sono imprenditori agricoli».
Le aree interne, secondo Fini, hanno una valenza sia ambientale che sociale, «e devono essere in grado di incrementare le proprie condizioni economiche per poter sopravvivere e resistere all’impatto dei cambiamenti climatici, contrastando il dissesto idrogeologico. Sono prioritari gli interventi a tutela delle infrastrutture e dei servizi di prossimità, una gestione adeguata della risorsa acqua, l’equo accesso a istruzione e sanità e il superamento delle difficoltà di accesso a internet e al mondo digitale».
Per Fini, bisogna, inoltre, incentivare l’abitabilità di ciascuna zona periferica e di montagna, ma servono misure di fiscalità agevolata e norme che favoriscano l’accesso al credito e alla liquidità, in grado di innescare davvero il ricambio generazionale. «Investire sulle zone rurali è un’urgenza sociale – ha concluso Fini – oltre che economica, perché la produttività agricola è anche custode della cultura e delle nostre tradizioni, oltre che garante della sicurezza alimentare».
Una iniziativa importante per la Slavia Friulana, che merita di essere rilanciata e sostenuta politicamente a tutti i livelli e da tutti gli schieramenti, per ridare un futuro alla nostra terra e alla nostra comunità. Per dare una svolta al secolare processo di spopolamento. (Roberto Pensa)
Trovato su FB
Fotoblogbenecia nuovo blog
Ho un nuovo blog di fotografie,visitatelo e iscrivetevi.Olgica
venerdì 10 gennaio 2025
Alberi della Benecia
Alberi della Benecia
IL FAGGIO
Fagus L., 1753 è un genere di piante angiosperme eudicotiledoni appartenente alla famiglia delle Fagaceae, che comprende specie arboree e arbustive originarie dell'Europa, delle Americhe, del Giappone e della Cina, con altezza dai 15–20 m fino ai 30–35 m.
Il faggio viene coltivato in boschi cedui per la produzione di legna da ardere. Nelle coltivazioni a fustaia si effettuano tagli ogni 90–100 anni, dai quali si ricavano 400-500 metri cubi di legname a taglio. Come legname viene impiegato nella costruzione di pavimenti,pareti, mobili, giocattoli, utensili da cucina,banchi da lavoro,ripiani. E' adatto alla tornitura.
Proprietà medicinali
- Il decotto di giovani radici raccolte in primavera o in autunno, è anticonvulsivo.
- Il decotto di corteccia raccolta preferibilmente in primavera spezzettata ed essiccata ha proprietà febbrifughe ed astringenti.
- Per distillazione del legno si ottiene il creosoto, liquido oleoso con odore acuto di fumo e sapore fortemente aromatico, che viene utilizzato come disinfettante ed espettorante.
- Un bagno di foglie di faggio è rimedio contro l'insonnia
- da wikipedia
La terra ha tremato vicino a Raveo (Carnia)
Terremoto in provincia di Udine, scossa di magnitudo 3.6 vicino a Raveo |
Roma, 10 gennaio 2025 - Una scossa di terremoto ha fatto tremare la terra in piena notte in provincia di Udine. Il sisma, registrato alle 2.42 del mattino a 2 km da Raveo (Udine) ha avuto un'intensità di magnitudo 3.6 secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). La scossa è stata registrata dall'Ingv a una profondità di 6 chilometri, mentre le verifiche effettuate dai tecnici dell'Ogs-CRS per la Protezione civile della Regione Friuli Venezia Giulia hanno calcolato l'ipocentro a profondità di 4.2 km.
Una nota della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia riporta: "'Come da prassi il sistema di localizzazione preliminare automatica dell'evento ha inviato un minuto dopo l'evento sismico, le mail di notifica a tutti i soggetti del Sistema regionale integrato di protezione civile e agli organi di informazione per una più rapida diffusione delle informazioni verso i cittadini''. Nessuna segnalazione di danni a persone o cose alla centrale unica di risposta Nue 112 e alla Sala operativa regionale presso la Centrale operativa della Protezione civile a Palmanova.
giovedì 9 gennaio 2025
Le parole della settimana
ostaggi
«Liberate gli ostaggi a Gaza».
Per l'ennesima volta Papa Francesco ha chiesto che vengano restituiti all'affetto delle loro famiglie gli israeliani (tra cui un bambino di un anno) che Hamas ha rapito il 7 ottobre 2023 e da allora detenuto in condizioni disumane nei tunnel della Striscia. Anche stavolta il pontefice evita però di fare il nome del gruppo terroristico responsabile.
rispetto
Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso una persona.
occasioni/saldi
Il 4 gennaio al via la corsa ai saldi in Friuli
Si deve stare attenti ai cartellini del prezzo prima dei saldi.
agli eventuali difetti (si può rendere l'oggetto),dovete conservare lo scontrino ecc.
BUONI ACQUISTI!
Io non acquisterò nulla: ho gli armadi pieni e nuova merce non mi starebbe
buon pomeriggio
PIOVE
foto da |
https://counselingprofessionale.blogspot.com/2013/08/quando-piove.html
Piove
Piove, e se piovesse per sempre
sarebbe questa tua carezza lunga
che si ferma sul petto, le tempie;
eccoci, luccicante sorella,
nel cerchio del tempo buono, nell’ora indovinata
stiamo noi, due guardi versati in un corpo,
uno stare senza dimora
che ci fa intangibili, sottili come un sentiero di matita
da me a te né dopo né dove, amore, nello scorrere
quando mi dici guardami bene, guarda:
l’albero è capovolto, la radice è nell’aria.
Pierluigi Cappello
Questa poesia, inclusa nella raccolta Mandate a dire all’imperatore (Crocetti 2010), è costituita da undici versi liberi di disomogenea lunghezza, e da un unico periodo suddivisibile in tre parti: i primi tre versi fino al punto e virgola; il blocco centrale, dal verso 4 ai due punti del verso 10; la conclusione, concentrata nel verso 11. Nell’incipit l’immagine della pioggia si discosta da una consistente tradizione letteraria che associa tale fenomeno atmosferico a stati d’animo malinconici; lo scorcio su una giornata piovosa contribuisce qui ad evocare un senso di intimità e dolcezza, per mezzo della metafora pioggia/ carezza, che ci trasporta in un tempo dilatato, fitto di percezioni sensoriali: vista, udito, tatto. Nel blocco centrale si evidenzia il passaggio al «noi», espresso dall’utilizzo dei pronomi personali ai vv. 4, 6, 8. L’io poetante gravita intorno al rapporto con l’amata, apostrofata «luccicante sorella»: l’aggettivo allude all’azione benefica, catartica, rigenerante della pioggia. La dimensione temporale, che percorre per intero il verso 5, assume l’andamento ciclico di un tempo felice, quasi una rievocazione del Kairos, divinità greca del tempo opportuno; la rappresentazione del cerchio rimanda simbolicamente ad un’unione armonica e perfetta. Un legame che, prendendo le mosse dallo sguardo, sfocia in una compenetrazione simbiotica, ma che nel contempo aborre la stasi, mostrandosi incline alla libertà e al movimento: si noti il poliptoto del verbo «stare (vv. 6-7), associato ad espressioni attinenti al campo semantico dell’inafferrabilità. In un gioco di sottili antitesi tra corporeo/incorporeo, materiale/immateriale, la reale dimora del noi si rivela essere una terra senza luogo né tempo, che non necessita di certezze esteriori, ma poggia su un amore autentico, in grado di ritrovarsi. I contorni surreali dell’excipit, a delineare la visione dell’albero capovolto, rinviano allo sguardo differente, alle prospettive inedite ed inusuali che l’incontro genera, ed individuano il significato della comunione con l’amata in un percorso di integrità all’insegna della crescita e dell’elevazione, nell’accoglimento dell’impermanenza.
Pierluigi Cappello è nato a Gemona del Friuli (Ud) nel 1967 e ha trascorso la sua prima giovinezza a Chiusaforte (Ud) per poi, in un secondo momento, trasferirsi a Cassacco (Ud). All’età di sedici anni, a causa di un incidente con il motorino, si è trovato precluso l’utilizzo delle gambe. In vita ha pubblicato le raccolte di poesie Ecce Homo (Comunità montana della Carnia, Tolmezzo 1992), Le nebbie (Campanotto, Pasian di Prato 1994), La misura dell’erba (Ignazio Maria Gallino Editore, Milano 1998), Il me Donzel (Mondovì 1999), Amôrs (Campanotto, Pasian di Prato 1999), Dentro Gerico (La barca di babele, Meduno 2002), Dittico (Liboà editore 2004), Assetto di volo (Crocetti, Milano 2006), Mandate a dire all’imperatore (Crocetti, Milano 2010), Azzurro elementare (Rizzoli, Milano 2017), Stato di quiete (Rizzoli, Milano 2016); il romanzo Questa libertà (Rizzoli, Milano 2013); la raccolta di prose e interventi Il dio del mare (Lineadaria Editore, Biella 2008); l’antologia di traduzioni in friulano Rondeau. Venti variazioni d’autore (Forum, Udine 2011); il libro di filastrocche per bambini Ogni goccia balla il tango (Rizzoli, Milano 2014). Suoi versi (già editi) sono apparsi anche inoltre anche in numerose plaquettes e edizioni d’arte, riviste letterarie e antologie. Per il suo lavoro poetico ha ottenuto numerosi riconoscimenti importanti, come, ad esempio, il premio Città di San Vito 1999, il Premio Montale 2004, il Premio Bagutta 2007, il Premio Viareggio – Repaci 2010, il Premio Vittorio De Sica 2012 per la poesia conferitogli dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il premio Bruno Cavallini, il Premio Vicino/Lontano 2014. Il 27 settembre 2013 l’Università di Udine gli ha conferito la laurea honoris causa in Scienze della formazione. È morto nel 2017. https://www.poesiadelnostrotempo.it/piove-di-pierluigi-cappello/
mercoledì 8 gennaio 2025
Poesia del poeta sloveno SREČKO KOSOVEL
Poeti sloveni del Litorale
Tradotti da JOLKA MILIČ , Sežana 1926 – Sežana 2021
SREČKO KOSOVEL
Da ” Il mio canto – Moja pesem” a cura di/uredila Jolka Milič
Introduzione/ uvodni esej di Marija Pirjevec 2002
La vecchia dietro il villaggio
Bambini affamati giacciono sul fieno,
la bora infuria dietro l’abbaino
sotto la bassa e grigia fronte della casa -
la notte ha coperto la pianura.
Il più piccolo sogna: una patatina,
non una – ma una scodella piena. -
Dietro l’oscuro villaggio arranca in silenzio
la grigia e cenciosa Miseria.
Il secondo sogna: una patatina lessa
riscalda le manine infreddolite.-
Dietro le case cammina pian piano
sghignazzando gelidamente.
Il terzo, il quarto e il quinto e tutti -
mille e più – io non riesco a dormire.
Non ho nulla, ma ciò nonostante penso:
Tutto, oh, tutto, vi vorrei dare!
***
Il vento, il vento, fanciulla
Il vento, il vento, fanciulla,
scherza con i tuoi capelli,
il vento ti bacia sul collo
e sulla bianca fronte.
Il vento, il vento, amor mio,
gioca con te, con te,
tra noi due non c’è che il vento,
del resto siamo soli.
Siamo soli nella landa,
tra le rocce e i rovi.
Dammi un bacio, fanciulla,
non temere che qualcuno arrivi.
Notizia minima sul poeta
Srečko Kosovel, nasce a Sežana , il 18 marzo 1904.
Nel 1915 conclude la scuola elementare a Tomaj, dove la famiglia si era frattanto trasferita.
Dal 1915 al 1922 frequenta il ginnasio a Lubiana.
Nell’autunno del 1922 si iscrive alla facoltà di filosofia di quell’università .
Muore a Tomaj, il 27 maggio 1926.
fonte fb
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